domenica 2 dicembre 2018

Esito della votazione sulla risoluzione contro l’operato dello Jugendamt e del sistema familiare tedesco

















La Commissione Petizioni ha recentemente approvato, grazie all’impegno costante di Eleonora Evi e di tutto il suo staff (in collaborazione con gli specialisti della materia che curano anche questo blog), una proposta di risoluzione contro l’operato dello Jugendamt e del sistema familiare tedesco.

La risoluzione è stata poi proposta anche a tutto il Parlamento europeo.

Gli eurodeputati tedeschi ed i loro vassalli hanno presentato moltissimi emendamenti, finalizzati ad annullare tale risoluzione.
Ogni emendamento è stato votato singolarmente.
Abbiamo controllato ogni voto.
Ciò che si evince con chiarezza, per quanto riguarda la posizione italiana, è:
  

L’unico gruppo che ha votato compatto sempre a solo contro tutti gli emendamenti e a sostegno dei genitori vittime di quel sistema, è stato il gruppo italiano di “Europa della Libertà e della Democrazia diretta” (in Italia M5S).

Il gruppo italiano di “Europa delle Nazioni e della Libertà” (in Italia Lega) ci ha in gran parte sostenuto (a parte qualche inspiegabile voltafaccia di Borghezio e Bizzotto).

Il gruppo italiano dei Conservatori e Riformisti europei (2 eurodeputati) ci ha sostenuto.

Il gruppo italiano dell'Alleanza progressista di Socialisti e Democratici (in Italia PD) ci ha sostenuto in parte. Lo hanno fatto soprattutto quegli eurodeputati al corrente da anni del problema con il sistema familiare tedesco controllato dallo Jugendamt.

E ora i grandi traditori, coloro che hanno reso possibile l’indebolimento della risoluzione:

Il gruppo italiano del Partito popolare europeo (Democratici cristiani), quello che dice di voler difendere i valori cristiani, la vita e la famiglia, si è completamente schierato, tranne L. Comi, in difesa degli interessi tedeschi e dello Jugendamt!

Così come il gruppo ALDE (non rappresentato in Italia). Addirittura la Wikström (svedese) trovatasi a presiedere una commissione della quale non condivideva la risoluzione, ha espressamente richiesto che il suo nome venisse cancellato!

E poiché non c’è mai limite al peggio, abbiamo constatato che un’eurodeputata francese del gruppo ALDE (Natalie Griesbeck) dopo aver votato numerosi emendamenti a favore del sistema tedesco, ha già pubblicato un video intitolato “Litiges familiaux transfrontaliers: ne prenons pas les enfants en otage” (Dispute familiari transfrontaliere: non prendiamo in ostaggio i bambini) prendendosi i meriti di una risoluzione che lei stessa ha in parte osteggiato, ma che, seppur indebolita, è passata.

Per il momento le nostre conclusioni sono:

1.      I partiti attualmente al governo in Italia, debitamente informati sia in Europa che a Roma, potranno continuare a fare un grande, grandissimo lavoro. Hanno avuto il coraggio e l’onestà di affrontare temi che toccano le vite dei cittadini e di impegnarsi fattivamente per questi ultimi.

2.      Coloro che hanno votato in favore della continuazione delle atrocità sui bambini italiani e sui loro genitori sappiano che le elezioni europee sono vicine e che i cittadini italiani non sono più così distanti da Bruxelles, sono sempre più informati e a maggio si ricorderanno di chi ha sostenuto la loro causa e di chi ha vergognosamente e ancora una volta venduto i loro figli.


Riassumendo:
Qui il testo della Risoluzione approvata in Commissione petizioni:

E qui il testo della risoluzione approvata dal Parlamento europeo:


Questo testo, nonostante quanto spiegato più sopra, afferma comunque tra le altre cose:

“Ricorda l'importanza di offrire senza indugio ai genitori non tedeschi, sin dall'inizio e in ogni fase dei procedimenti relativi ai minori, informazioni complete e chiare sul procedimento e sulle sue possibili conseguenze, in una lingua che i genitori in questione comprendano pienamente, al fine di evitare casi in cui i genitori danno il loro consenso senza capire in toto le conseguenze dei loro impegni; invita gli Stati membri ad attuare misure mirate volte a migliorare l'assistenza, l'aiuto, la consulenza e le informazioni di natura giuridica per i loro cittadini nei casi in cui vengano denunciate procedure giudiziarie e amministrative discriminatorie o svantaggiose adottate nei loro confronti dalle autorità tedesche in controversie transfrontaliere che coinvolgono minori”

Sottolinea il diritto dei cittadini di rifiutare di accettare documenti non scritti o tradotti in una lingua che comprendono, come previsto all'articolo 8, paragrafo 1, del regolamento (CE) n. 1393/2007”

“Ricorda agli Stati membri l'importanza di attuare sistematicamente le disposizioni della convenzione di Vienna del 1963 e di assicurarsi che le ambasciate e le rappresentanze consolari siano informate fin dalle prime fasi di tutti i procedimenti di presa in carico dei minori riguardanti i loro cittadini e abbiano pieno accesso ai relativi documenti; Sottolinea l'importanza di una cooperazione consolare affidabile in questo settore e suggerisce che alle autorità consolari sia consentito di partecipare a tutte le fasi del procedimento”.


FRANÇAIS
Résultat du vote sur la décision contre l'action du Jugendamt (Administration de la jeunesse) et du système familial allemand

La commission des pétitions a récemment adopté une proposition de résolution contre le travail de l'Office de protection de la jeunesse et du système familial allemand, grâce à l'engagement constant d'Eleonora Evi (eurodéputées italienne) et de son staff (en collaboration avec des experts italiens).


La décision a également été proposée à l'ensemble du Parlement européen.
Les députés européens allemands et leurs vassaux ont déposé de très nombreux amendements afin d'annuler cette résolution.
Chaque amendement a été mis aux voix individuellement.
On a vérifié toutes les voix.
Ce qui est maintenant clair :

Le seul groupe qui a voté conjointement contre tous les amendements et en faveur des parents victimes de ce système est le groupe italien "Europe de la liberté et de la démocratie directe" (M5S en Italie).

Le groupe italien "Europe des Nations et de la Liberté" (en Italie Lega) nous a largement soutenus (à part quelques rebondissements inexplicables de 2 députés).

Le groupe italien des « Conservateurs et réformistes européens » (2 membres du Parlement européen) nous a soutenus.

Le groupe ALDE a voté contre ce document.
L'eurodéputée suédoise Cecilia Wikström, qui a présidé la commission des pétitions, s'est opposée à sa résolution et a demandé expressément la suppression de son nom du document !

Et parce qu'il n'y a pas de limite au pire, nous avons constaté qu'une MEP française du groupe ALDE (Natalie Griesbeck), après avoir voté de nombreux amendements en faveur du système allemand, a déjà publié une vidéo intitulée "Litiges familiaux transfrontaliers : ne prenons pas les enfants en otage". Elle demande la reconnaissance d'une décision qui a été approuvée, même si l'avait elle-même partiellement rejetée.

Pour l'instant, nos conclusions sont les suivantes :

1.      La décision de la commission des pétitions est plus forte que celle du Parlement européen
2.      Les eurodéputés allemands - et les eurodéputés d'Europe du Nord- Europe en général - défendent Le Jugendamt et le système familial allemand (à l'exception des eurodéputés polonais de la faction du gouvernement polonais).
3.      Les MEP français comme Édouard Martin nous ont soutenus
4.      Sans le travail et l'engagement des Italiens des groupes politiques qui sont au gouvernement en Italie (M5S+Lega) ces deux décisions n'auraient jamais vu le jour !
5.      En mai 2019, les citoyens voteront pour les députés européens : au moins en Italie, les citoyens savent exactement pour qui voter !

Voici les deux décisions.
De la commission des pétitions :

Du Parlement européen :



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DEUTSCH
Ergebnis der Abstimmung über die Entscheidung gegen das Vorgehen des Jugendamtes und des deutschen Familiensystems

Der Petitionsausschuss hat kürzlich dank des ständigen Engagements von Eleonora Evi (Italienische euroabgeordnete) und ihren Staff (in Zusammenarbeit mit den italienischen Fachleuten) einen Entschließungsantrag gegen die Arbeit des Jugendamtes und des deutschen Familiensystems angenommen.

Die Entscheidung wurde auch dem gesamten Europäischen Parlament vorgeschlagen.
Die deutschen Europaabgeordneten und ihre Vasallen haben sehr viele Änderungsanträge eingereicht, um diese Entschließung für nichtig zu erklären.
Über jeden Änderungsantrag wurde einzeln abgestimmt.
Wir haben jede Stimme überprüft.
Was jetzt klar ist:

Die einzige Gruppe, die gemeinsam gegen alle Änderungsanträge und zur Unterstützung der Eltern, die Opfer dieses Systems sind, abgestimmt hat, ist die italienische Gruppe "Europa der Freiheit und der direkten Demokratie" (M5S in Italien).

Die italienische Gruppe " Europa der Nationen und der Freiheit" (in Italien Lega) hat uns weitgehend unterstützt (abgesehen von einigen unerklärlichen Wendungen von 2 MEP).

Die italienische Gruppe der Europäischen Konservativen und Reformisten (2 Mitglieder des Europäischen Parlaments) hat uns unterstützt.


Die ALDE-Fraktion hat gegen dieses Dokument abgestimmt.
Die schwedische MEP Cecilia Wikström, die den Vorsitz in dem Petitionsausschuss innehatte, war mit dessen Resolution nicht einverstanden und beantragte ausdrücklich die Streichung ihres Namens!

Und weil es keine Grenze für das Schlimmste gibt, haben wir bemerkt, dass eine französische Abgeordnete der ALDE-Fraktion (Natalie Griesbeck), nachdem sie für zahlreiche Änderungsanträge zugunsten des deutschen Systems gestimmt hat, bereits ein Video mit dem Titel "Litiges familiaux transfrontaliers: ne prenons pas les enfants en en otage" (Grenzüberschreitende Familienstreitigkeiten: wir nehmen Kinder nicht als Geiseln) veröffentlicht hat. Sie sucht Anerkennung für eine Entscheidung die zugestimmt wurde, obwohl sie selbst teilweise sie abgelehnt hatte.

Im Moment sind unsere Schlussfolgerungen:

1.                  Die Entscheidung vom Petitionsausschuss ist stärker als die vom europäischen Parlament
2.                  Deutsche MEP - und allgemein MEP von Nord-Europa - verteidigen das Jugendamt und das deutsche Familiensystem (außer polnische MEP der Fraktion der polnischen Regierung)
3.                  Ohne die Arbeit und den Einsatz der Italiener der Fraktionen die in Italien an der Regierung sind wären diese 2 Entscheidungen nie zustande gekommen!
4.                  In Mai 2019 werden die Bürger für die MEPs neu wählen: wenigstens in Italien wissen die Bürger ganz genau, wer zu wählen ist!

Hier 2 Entscheidungen.
vom Petitionsausschuss:

vom Europäischen Parlament:


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ESPAÑOL
Resultado de la votación sobre la decisión contra la acción del Jugendamt (Administración de la Juventud) y del sistema familiar alemán

La Comisión de Peticiones ha aprobado recientemente una propuesta de resolución contra el Jugendamt y el sistema familiar alemán, gracias al compromiso constante de Eleonora Evi (diputada italiana al Parlamento Europeo) y de su personal (en colaboración con expertos italianos).


La decisión también se propuso a todo el Parlamento Europeo.
Los diputados alemanes al Parlamento Europeo y sus vasallos han presentado muchas enmiendas para anular esta resolución.
Cada enmienda se sometió  a votación individualmente.
Revisamos todas las voces.
Lo que ahora está claro:

El único grupo que ha votado conjuntamente en contra de todas las enmiendas y a favor de los padres que son víctimas de este sistema es el grupo italiano "Europa de la libertad y la democracia directa" (M5S en Italia).

El grupo italiano "La Europa de las Naciones y de la Libertad" (en Italia Lega) nos dio su apoyo total (aparte de algunos giros inexplicables de dos diputados).

El grupo italiano de "Conservadores y Reformistas Europeos" (2 miembros del Parlamento Europeo) nos apoyó.

El Grupo ALDE ha votado en contra de este documento.
La eurodiputada sueca Cecilia Wikström, que presidió la Comisión de Peticiones, se opuso a su resolución y pidió expresamente que se eliminara su nombre del documento.

Por el momento, nuestras conclusiones son las siguientes:

1.         La decisión de la Comisión de Peticiones es más fuerte que la del Parlamento Europeo
2.         Los eurodiputados alemanes -y los del norte de Europa en general- defienden el Jugendamt y el sistema familiar alemán (con la excepción de los eurodiputados polacos de la facción del gobierno polaco).
4.         Sin el trabajo y el compromiso de los italianos de los grupos políticos del gobierno de Italia (M5S+Lega), estas dos decisiones nunca habrían sido posibles.
5.         En mayo de 2019, los ciudadanos votarán por los eurodiputados: al menos en Italia, los ciudadanos saben exactamente por quién votar.

Aquí están las dos decisiones.
De la Comisión de Peticiones:

Del Parlamento Europeo: