Questo
25 gennaio è morto Wolfgang Klenner. Appena l’ho saputo ho acceso subito una
candela per stargli vicino, anche se fisicamente sono lontano. Era diventato un
grande amico nonostante la differenza di età e nazione. Nato in Germania, Wolfgang
Klenner, non ha avuto il tempo di terminare gli studi perché la Seconda Guerra
mondiale lo ha arruolato. E’ diventato luogotenente della Wermacht. Doveva
difendere la patria. Ai suoi ordini c’erano 200 soldati. “Dovevamo evitare di
seguire le truppe delle SS altrimenti sapevamo che le SS li avrebbero spinti a
partecipare ai massacri da loro compiuti”, mi raccontò un giorno, evocando la
campagna di Russia. “Non sono andato lontano”, a qualche kilometro dalla
frontiera con l’Estonia Wolfgang Klenner è stato ferito e dunque rimpatriato in
Germania. “Volevo studiare medicina per salvare le vite […] ma dopo la guerra
bisognava pensare a mangiare; non ho potuto fare studi avanzati. Sono diventato
psicologo infantile presso i tribunali”.
Il
primo a denunciare la distruzione dell’infanzia. Il primo perito a denunciare
le pericolose aberrazioni tedesche nella perizie redatte in caso di separazione
e divorzio. Per Wolfgang Klenner la Germania era diventato un paese pericoloso
per le famiglie; paese nel quale lo Jugendamt e gli psicologi fanno regnare il
terrore. Bisognava sentirlo parlare di tutto ciò, lui che aveva portato l’uniforme
dell’ufficiale tedesco durante la dittatura nazista. La sua foto in uniforme
era nel suo ufficio, dietro alla poltrona. Wolfgang Klenner, che aveva
conosciuto la guerra, continuava a dire che anche la Germania di oggi è una
dittatura. Secondo lui la Germania di Schröder o della Merkel era una dittatura
che distrugge le famiglie tedesche e la società. Considerava la maggior parte
degli psicologi degli imbecilli pericolosi che guadagnano sulle spalle delle
famiglie e al servizio dei tribunali anziché lavorare in modo indipendente.
Wolfgang
Klenner aveva lavorato tutta la vita come perito forense, redigendo perizie
familiari su genitori e bambini. Una volta in pensione aveva continuato nella
sua missione, la sua vocazione. Con il passare del tempo era diventato il
perito che smontava astruse degli psicologi. Il suo telefono suonava ogni
cinque minuti. Anche in età avanzata, era impossibile parlare con lui in tutta
calma. I genitori lo chiamavano da tutta la Germania per chiedergli aiuto e
consiglio. A casa sua, anche se in campagna, la situazione di guerra nella
famiglie si sentiva quotidianamente. Attualmente i tribunali in Germania lavorano
con perizie che non riportano la verità dei fatti di famiglie, genitori e
bambini. Wolfgang Klenner si era impegnato a difendere le vittime. “E’ come
durante la guerra. Bisogna analizzare il terreno e non fare mosse inutili. Bisogna
sviluppare una strategia”, mi spiegava. La guerra, nella società, continuava ad
esserci e ha distrutto la vita di innumerevoli famiglie, genitori e bambini.
Ho
incontrato Wolfgang Klenner quando facevo ricerche sul caso della piccola
Josephine alla quale la giustizia tedesca aveva fatto un atto di nascita che
non riconosceva quello originale francese [NdT.: nell’atto di nascita tedesco è
stato cancellato il nome del padre francese]. Wolfgang Klenner, ex soldato e
ufficiale, aveva anche lui lavorato a questo caso. Allora siamo diventati amici
e lo siamo rimasti.
Facendo
ricerche su altri casi di bambini sottratti in Germania dallo Jugendamt
incontravo spesso genitori che citavano Wolfgang Klenner come persona
impegnata, nonostante l’età avanzata. Wolfgang Klenner era un patriota che
stava per morire al fronte per la sua patria e che non ha smesso di battersi
per i suoi compatrioti massacrati da una giustizia impazzita, al servizio di
una dittatura che uccide le famiglie e le relazioni tra genitori e figli.
Olivier
Renault, giornalista.
Traduzione
di: http://laurentbrayard.blogspot.ru/2015/01/wolfgang-klenner-psychologue-et-patriote.html
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