Sottrazione di minore, interesse superiore del fanciullo, mediazione: erano
presenti tedeschi e britanni e ci spiegavano.
L’Eurodeputata Roberta Angelilli,
vice presidente del Parlamento europeo e mediatore del parlamento per i bambini
vittime di sottrazioni internazionali ha ottenuto, dopo molti sforzi, che delle
organizzazioni non governative (ONG) in rappresentanza dei genitori di bambini
binazionali ai quali si oppongono le autorità tedesche fossero presenti all’8 Forum per i diritti dei minori,
tenutosi a Bruxelles il 17 e 18 dicembre 2013.
Due associazioni italiane, FreeMarcel, rappresentata da Pablo Palazzolo e il Centro Serviziinterdisciplinare (C.S.IN. Onlus), rappresentata da Marinella Colombo e una francese, EnfantsOtages, hanno partecipato a questa riunione che ha contato 280 invitati,
oltre ai relatori.
La prima giornata informativa è
stata dedicata alle strade da seguire per concludere con le linee direttrici
europee riguardanti il sistema di protezione dei minori e il funzionamento
dello stesso. Tra i temi in programma, si è parlato delle mutilazioni genitali
femminili e le sottrazioni.
Anche se si è detto molto poco delle
sottrazioni, se non che bisognava favorire la mediazione, è stato detto che le coppie binazionali sono oggi circa 300.000 con 137.000 divorzi (NdR:
pare siano state considerate solo le coppie sposate) Ricordiamo a questo
proposito che il deputato francese Pierre-Yves Le Borgn ha recentemente parlato
di 50.000 matrimoni franco-tedeschi, dei quali un terzo divorzia [NdT: solo gli
italiani in Germania sono circa 500.000, la maggior parte dei quali si unisce a
un partner tedesco e l’80% si divide], con le conseguenti decisioni giuridiche
sull’affido dei bambini.
La seconda giornata, organizzata
in workshops (gruppi di lavoro), prevedeva delle conferenze che avevano
luogo contemporaneamente e durante le quali gli oratori hanno risposto solo a
una decina di domande.
Noi eravamo nel gruppo “sottrazioni
di minore” al quale erano iscritti una sessantina di partecipanti, numero non
trascurabile se si considera che dei 280 invitati non tutti erano iscritti ai
gruppi di lavoro.
Dei quattro interventi, due tedeschi
e due britannici hanno dominato questa conferenza per parlarci del “bene del
bambino” da prendere innanzi tutto in considerazione e della mediazione che va
privilegiata. Niente di nuovo in questo campo nel quale il buon senso dovrebbe
spingere tutti ad approvare questo punto di vista.
Per parlare ad esempio del bene
del bambino: se questo concetto è stato accettato da tutti i paesi membri dell’Unione
europea che si sono impegnati, sulla base della fiducia reciproca, sul senso da
dare a questa espressione, in realtà ogni paese membro è libero di applicare il
principio secondo il suo modo d’intendere, in nome di una sovranità nazionale
che ogni Stato mantiene sul diritto di famiglia.
In questo modo si assiste a gravi
stravolgimenti e la Carta europea dei Diritti Fondamentali perde di valore e
utilità.
Domanda posta da Marinella Colombo:
L’interesse superiore del
fanciullo costituisce la principale preoccupazione nei tribunali in caso di
sottrazione e più in genere in ogni separazione. Ma per es. il giudice italiano
o francese hanno un concetto completamente diverso di interesse superiore del
minore rispetto a quello del giudice
tedesco. Abbiamo trattato numerosissimi casi nei quali il giudice tedesco considera che l’interesse superiore del minore sia di rimanere in Germania [NdR: indipendentemente da come è arrivato in quel paese], di crescere in Germania e di vivere con il genitore tedesco. Come è possibile trovare una soluzione? Come si può parlare di mediazione o di regolamentazione? Come si può continuare a parlare di Diritti dei bambini se i bambini binazionali hanno un solo diritto, quello di essere tedeschi? Da nessuna parte si trova la definizione esatta di interesse superiore del fanciullo. Che cosa è?
tedesco. Abbiamo trattato numerosissimi casi nei quali il giudice tedesco considera che l’interesse superiore del minore sia di rimanere in Germania [NdR: indipendentemente da come è arrivato in quel paese], di crescere in Germania e di vivere con il genitore tedesco. Come è possibile trovare una soluzione? Come si può parlare di mediazione o di regolamentazione? Come si può continuare a parlare di Diritti dei bambini se i bambini binazionali hanno un solo diritto, quello di essere tedeschi? Da nessuna parte si trova la definizione esatta di interesse superiore del fanciullo. Che cosa è?
Risposta del giudice inglese:
La convenzione dell’Aja non deve
occuparsi del “welfare of the child” [NdR: benessere del minore], essa è fatta
per una giustizia sommaria, rapida. Nella Convenzione si parla di interesse superiore
soltanto perché questo fa parte dell’oggetto in generale, ma essa non richiede
al giudice di indagare su questo punto.
Domanda posta da Marinella Colombo all’associazione MiKK (relatore, associazione
tedesca per la mediazione familiare internazionale):
Lei ha parlato delle conseguenze
penali nei casi di sottrazione e ha spiegato che nell’ambito di una mediazione
voi intervenite affinché il genitore vittima ritiri la querela nei confronti
dell’altro, se ne ha presentata una. E’ vero, abbiamo spesso constatato nei
fascicoli da noi trattati che voi chiedete al genitore straniero di ritirare la
querela e bloccare i procedimenti penali, in caso di sottrazione effettuata dal
genitore tedesco. Ma cosa fate nel caso opposto, quando la giustizia tedesca
procede penalmente d’ufficio contro il genitore non tedesco? Perché lei sa bene
che se il genitore tedesco può anche ritirare la sua querela contro il genitore
non tedesco, la giustizia tedesca persegue sempre penalmente d’ufficio. Non è
possibile fermare il meccanismo. Cosa fate allora?
Risposta di Michael Shotter del Gabinetto della Commissaria Reding,
commissaria alla Giustizia e Diritti Fondamentali dell’Unione europea.
Non è l’argomento di questo
gruppo di lavoro. Ci occupiamo qui solo degli aspetti civili e non di quelli
penali.
Chi vuol capire, capirà …
Ad ogni modo abbiamo trovato
molto spiacevole dover constatare che solo i cittadini dei paesi piuttosto
criticabili relativamente al loro concetto di benessere del minore, o paesi la
cui reputazione non serve essere ricordata alla Commissione Petizioni del
Parlamento europeo, fossero presenti e incaricati di spiegarci la condotta da
seguire nei casi di sottrazione.
Fonte: http://www.enfants-otages.eu/index.php/en-belgique/104-bruxelles-8eme-forum-des-droits-de-l-enfant
Traduzione a cura della
redazione.
NdR: domande e risposte sono
state registrate e gli originali delle registrazioni si trovano in Francia.
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