giovedì 16 gennaio 2014

8 Forum sui diritti dei minori, tenutosi a Bruxelles il 17 e 18 dicembre 2013.

Sottrazione di minore, interesse superiore del fanciullo, mediazione: erano presenti tedeschi e britanni e ci spiegavano.

L’Eurodeputata Roberta Angelilli, vice presidente del Parlamento europeo e mediatore del parlamento per i bambini vittime di sottrazioni internazionali ha ottenuto, dopo molti sforzi, che delle organizzazioni non governative (ONG) in rappresentanza dei genitori di bambini binazionali ai quali si oppongono le autorità tedesche fossero presenti all’8 Forum per i diritti dei minori, tenutosi a Bruxelles il 17 e 18 dicembre 2013.


Due associazioni italiane, FreeMarcel, rappresentata da Pablo Palazzolo e il Centro Serviziinterdisciplinare (C.S.IN. Onlus), rappresentata da Marinella Colombo e una francese, EnfantsOtages, hanno partecipato a questa riunione che ha contato 280 invitati, oltre ai relatori.

La prima giornata informativa è stata dedicata alle strade da seguire per concludere con le linee direttrici europee riguardanti il sistema di protezione dei minori e il funzionamento dello stesso. Tra i temi in programma, si è parlato delle mutilazioni genitali femminili e le sottrazioni.

Anche se si è detto molto poco delle sottrazioni, se non che bisognava favorire la mediazione, è stato detto che le coppie binazionali sono oggi circa 300.000 con 137.000 divorzi (NdR: pare siano state considerate solo le coppie sposate) Ricordiamo a questo proposito che il deputato francese Pierre-Yves Le Borgn ha recentemente parlato di 50.000 matrimoni franco-tedeschi, dei quali un terzo divorzia [NdT: solo gli italiani in Germania sono circa 500.000, la maggior parte dei quali si unisce a un partner tedesco e l’80% si divide], con le conseguenti decisioni giuridiche sull’affido dei bambini.

La seconda giornata, organizzata in workshops (gruppi di lavoro), prevedeva delle conferenze che avevano luogo contemporaneamente e durante le quali gli oratori hanno risposto solo a una decina di domande.
Noi eravamo nel gruppo “sottrazioni di minore” al quale erano iscritti una sessantina di partecipanti, numero non trascurabile se si considera che dei 280 invitati non tutti erano iscritti ai gruppi di lavoro.

Dei quattro interventi, due tedeschi e due britannici hanno dominato questa conferenza per parlarci del “bene del bambino” da prendere innanzi tutto in considerazione e della mediazione che va privilegiata. Niente di nuovo in questo campo nel quale il buon senso dovrebbe spingere tutti ad approvare questo punto di vista.
Per parlare ad esempio del bene del bambino: se questo concetto è stato accettato da tutti i paesi membri dell’Unione europea che si sono impegnati, sulla base della fiducia reciproca, sul senso da dare a questa espressione, in realtà ogni paese membro è libero di applicare il principio secondo il suo modo d’intendere, in nome di una sovranità nazionale che ogni Stato mantiene sul diritto di famiglia.
In questo modo si assiste a gravi stravolgimenti e la Carta europea dei Diritti Fondamentali perde di valore e utilità.


Domanda posta da Marinella Colombo:
L’interesse superiore del fanciullo costituisce la principale preoccupazione nei tribunali in caso di sottrazione e più in genere in ogni separazione. Ma per es. il giudice italiano o francese hanno un concetto completamente diverso di interesse superiore del minore rispetto a quello del giudice


tedesco. Abbiamo trattato numerosissimi casi nei quali il giudice tedesco considera che l’interesse superiore del minore sia di rimanere in Germania [NdR: indipendentemente da come è arrivato in quel paese], di crescere in Germania e di vivere con il genitore tedesco. Come è possibile trovare una soluzione? Come si può parlare di mediazione o di regolamentazione? Come si può continuare a parlare di Diritti dei bambini se i bambini binazionali hanno un solo diritto, quello di essere tedeschi? Da nessuna parte si trova la definizione esatta di interesse superiore del fanciullo. Che cosa è?

Risposta del giudice inglese:
La convenzione dell’Aja non deve occuparsi del “welfare of the child” [NdR: benessere del minore], essa è fatta per una giustizia sommaria, rapida. Nella Convenzione si parla di interesse superiore soltanto perché questo fa parte dell’oggetto in generale, ma essa non richiede al giudice di indagare su questo punto.



Domanda posta da Marinella Colombo all’associazione MiKK (relatore, associazione tedesca per la mediazione familiare internazionale):
Lei ha parlato delle conseguenze penali nei casi di sottrazione e ha spiegato che nell’ambito di una mediazione voi intervenite affinché il genitore vittima ritiri la querela nei confronti dell’altro, se ne ha presentata una. E’ vero, abbiamo spesso constatato nei fascicoli da noi trattati che voi chiedete al genitore straniero di ritirare la querela e bloccare i procedimenti penali, in caso di sottrazione effettuata dal genitore tedesco. Ma cosa fate nel caso opposto, quando la giustizia tedesca procede penalmente d’ufficio contro il genitore non tedesco? Perché lei sa bene che se il genitore tedesco può anche ritirare la sua querela contro il genitore non tedesco, la giustizia tedesca persegue sempre penalmente d’ufficio. Non è possibile fermare il meccanismo. Cosa fate allora?

Risposta di Michael Shotter del Gabinetto della Commissaria Reding, commissaria alla Giustizia e Diritti Fondamentali dell’Unione europea.
Non è l’argomento di questo gruppo di lavoro. Ci occupiamo qui solo degli aspetti civili e non di quelli penali.

Chi vuol capire, capirà …

Ad ogni modo abbiamo trovato molto spiacevole dover constatare che solo i cittadini dei paesi piuttosto criticabili relativamente al loro concetto di benessere del minore, o paesi la cui reputazione non serve essere ricordata alla Commissione Petizioni del Parlamento europeo, fossero presenti e incaricati di spiegarci la condotta da seguire nei casi di sottrazione.

  



Traduzione a cura della redazione.


NdR: domande e risposte sono state registrate e gli originali delle registrazioni si trovano in Francia.


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