sabato 17 novembre 2018

Le discriminazioni dello Jugendamt e la seduta plenaria

I genitori italiani sono veramente stanchi
di dover affrontare, non solo le discriminazioni nei tribunali tedeschi,
ma anche di venir trattati come pazzi farneticanti dai magistrati italiani
che ignorano (in buona o mala fede) questa realtà.
BASTA!
Gli Italiani vanno tutelati e il nostro Stato deve prendere provvedimenti a tutela dei propri connazionali.

Ogni bambino mandato o lasciato in Germania perde il genitore e la famiglia italiana
e questo è in aperta violazione con ogni Convenzione e diritto fondamentale.
I bambini italiani devono restare (e tornare) in Italia!

Un'ulteriore prova del fatto che le discriminazioni sono un fatto
e che riguardano varie migliaia di genitori non-tedeschi:



La seduta si è tenuta il 15.11.2018, il video è stato scaricato il 16.11.2018

2 commenti:

  1. Sono stati fatti 2 errori maggiori;
    1. dare al minorenne la parola che viene strumentalizzata dallo JUGENDAMT (Iu-Ghèn-Tamt) nella sua qualità di giudice politico, di genitore statale/superiore e di terza parte plenipotenziaria nelle procedure,
    2. non spiegare che 99% delle sottrazione di minori è opera dallo Jugendamt stesso; tutti questi casi non hanno carattere transfrontaliero quand'anche si tratta di casi transnazionali.

    La Comissione Europea non ha mai verificato, né il ruolo degli attori terzi coninvolti (Jugendamt, Verfahrenspfleger, Gutacher, ecc), né l'inopponibilità delle misure arbitrarie, unilaterale, xenofobe e ultra-nazionale dello Jugendamt (Beistandschaft, Verfahrenspflegschaft) che prefigurano la decisione finale, né lo scopo meramente economico di questa giuridisdizione famigliare guidato dall principio del "Kindeswohl tedesco", ossia dal principio dell'arrichimento della comunità dei tedeschi PER il minorenne, néanche della distribuzione dei ruoli fra Jugendamt, come organo della decisione, e tribunale, come organo di formalizzazione e legalizzazione della decisione politica dello Jugendamt tramite le procedure legali, PRIMA di introdurre i 3 REGOLAMENTI europei (2201/2003, 4/2009 e 650/2012) in materia di giustizia famigliare nelle giurisdizioni de l'EU (tranne DK), con altre parole, prima di introdurre lo Jugendamt nelle giurisdizione non-tedesche, senza ché queste possiano opporsi con mezzi legali NON-TEDESCHI.

    Oggi, doppo l'introduzione di questi regolamenti i tedeschi sono liberi di applicare la politicà economica dello Jugendamt, cioè rubare e fissare i bimbi degli altri sotto la giurisdizione controllata da lui, per accaparasi la foza lavoro (dei genitori e dei figli), le pensioni, l'eredità e la progenie, cioè di perpetrare UN CRIMINE DI MASSA, mà di legalità tedesca, IN OGNI GIURISDIZIONE EUROPEA, SENZA NESSUN CONTROLLO esterno. Come mai?
    Adesso le elite tedesche, ché sfruttano in modo esecrabile la buena fede o l'ingenuità o forse l'imbecilità dei loro partners europei, si nascondono dietro l'independenza della loro lege, per vietare alla Commissione di controllare in MODO EFFETIVO lo scopo politico economico dello Jugendamt, che se sostrae intenzionalmente a un controllo democratico, cioè al governo e al parlamento del Bund tedesco, con chi, noi Europei, trattiamo.

    Quanto tempo vogliamo farci prendere in giro dai Tedeschi e dalla Comissione Europea? Rubare i figli dei altri in modo istituzionale, con mezzi legali non opponibili, non è un atto di diritto. E' un atto di guerra.

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  2. Tutto giusto, ma come volevi inserire tutto questo in un intervento di 1-2 minuti?

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