L’on. Angelilli ha presentato interrogazione scritta alla Commissione
sul tema della “sottrazione di minori e mandato di arresto internazionale”, sollevando
dubbi sul rispetto dei diritti fondamentali e soprattutto di quelli dei minori
nell’ambito dell’utilizzo di questo mezzo penale nei procedimenti civili.
La risposta della Commissione conferma il furto
deutsch-legal dei bambini operato dalla Germania e denunciato da più parti
ormai da una decina d’anni.
Di seguito la risposta della Commissione:
La Commissione ha rafforzato sia
i diritti procedurali degli indagati, definendo disposizioni specifiche per il
procedimento di esecuzione del mandato di arresto europeo (MAE), sia la
protezione delle vittime nei procedimenti penali.
Sono già state adottate due
direttive(1) ed è stato concordato il testo di una direttiva relativa al
diritto di accesso a un difensore nel procedimento penale. Sono in corso anche
i lavori relativi alle garanzie procedurali per i minori e le persone
vulnerabili, all’assistenza legale e alla presunzione di innocenza
Conseguenze
pratiche: per i genitori non-tedeschi, vittime di iniqui Mandati d’arresto tedeschi/europei
non vengono tutelati.
La decisione di promuovere
un’azione penale in materia di sottrazione dei minori è una questione di
diritto interno.
Conseguenze
pratiche: la Germania emette sempre il
mandato d’arresto (provv. penale) per fare in modo che il procedimento civile,
sia in Germania che all’estero, si concluda sempre a favore del cittadino
(madre o padre) tedesco e nessuno può opporsi perché questo è conforme al
diritto interno tedesco!
L’Italia
non emette mai il mandato d’arresto
contro il cittadino tedesco che sottrae un minore perché la sottrazione e la
separazione sono oggetto di procedimenti civili.
Qualora siano soddisfatti i
criteri di emissione del MAE, gli Stati membri possono utilizzarlo per avviare
un procedimento penale. Mentre un indagato beneficia di tutte le garanzie
procedurali disposte nelle misure di cui sopra, la Corte di giustizia delle
Comunità europee ha confermato che, come nel caso dei mandati d’arresto
nazionali, gli Stati membri non sono tenuti ad avvisare un indagato
dell’emissione di un MAE(2-mandato d’arresto europeo).
Conseguenze
pratiche: il genitore non-tedesco che ha lasciato la Germania in tutta legalità
europea con i suoi figli, scopre di essere oggetto di un MAE quando viene
arrestato e tradotto in prigione, perdendo così, attraverso la via penale, i
figli che con lui/lei avevano legalmente lasciato la Germania.
Nell’ottobre del 2012, è stata
adottata una direttiva sui diritti, l’assistenza e la protezione delle vittime
di reato(3). Essa richiede esplicitamente che tutte le autorità competenti
adottino un approccio rispettoso delle
esigenze del minore, che consideri innanzitutto l’interesse superiore del
minore. Essa prevede, inoltre, diritti procedurali specifici, sostegno e misure
di protezione per le vittime minorenni nei procedimenti penali.
Conseguenze
pratiche: poiché per le autorità tedesche “l’esigenza del minore” è quella di
crescere in Germania, farlo rimpatriare mandando in prigione il suo genitore
non-tedesco, risponde a un “approccio rispettoso delle esigenze del minore” che
quando si trova al di fuori della giurisdizione tedesca si trova sempre, per i
tedeschi, in stato di pericolo.
L’avvio di un procedimento penale
può, in talune circostanze, portare ad un rifiuto di riportare indietro il
minore.
Conseguenze
pratiche: nel caso contrario, quando il minore è stato portato illecitamente in
Germania, le autorità tedesche “si ricordano” di questa direttiva e non
rimandano il minore nella Stato della sua residenza abituale perchè “potrebbe
essere in corso un procedimento penale a carico del genitore tedesco”
Molte autorità centrali
sconsigliano alle istituzioni di ricorrere a tali procedimenti. La Central
Authority Practice Guide, in conformità alla convenzione dell’Aia del 1980,
stabilisce che l’impatto di un’azione penale per sottrazione di minori sulla
possibilità di ottenere il ritorno del minore dovrebbe essere considerato dalle
autorità giudiziarie per avviare, sospendere o ritirare le accuse.
Conclusioni
pratiche: i minori si muovono solo in un senso, ogni trasferimento verso la
Germania è legale (cioè deutsch-legal), ogni trasferimento al di fuori della
Germania è sempre, indipendentemente dalle condizioni giuridiche di partenza,
illegale.
Fonte:
Nessun commento:
Posta un commento