venerdì 8 novembre 2013

I furti deutsch-legal e la cecità della Commissione europea

L’on. Angelilli ha presentato interrogazione scritta alla Commissione sul tema della “sottrazione di minori e mandato di arresto internazionale”, sollevando dubbi sul rispetto dei diritti fondamentali e soprattutto di quelli dei minori nell’ambito dell’utilizzo di questo mezzo penale nei procedimenti civili.

La risposta della Commissione conferma il furto deutsch-legal dei bambini operato dalla Germania e denunciato da più parti ormai da una decina d’anni.


Di seguito la risposta della Commissione:


La Commissione ha rafforzato sia i diritti procedurali degli indagati, definendo disposizioni specifiche per il procedimento di esecuzione del mandato di arresto europeo (MAE), sia la protezione delle vittime nei procedimenti penali.
Sono già state adottate due direttive(1) ed è stato concordato il testo di una direttiva relativa al diritto di accesso a un difensore nel procedimento penale. Sono in corso anche i lavori relativi alle garanzie procedurali per i minori e le persone vulnerabili, all’assistenza legale e alla presunzione di innocenza

Conseguenze pratiche: per i genitori non-tedeschi, vittime di iniqui Mandati d’arresto tedeschi/europei non vengono tutelati.


La decisione di promuovere un’azione penale in materia di sottrazione dei minori è una questione di diritto interno.

Conseguenze pratiche: la Germania emette sempre il mandato d’arresto (provv. penale) per fare in modo che il procedimento civile, sia in Germania che all’estero, si concluda sempre a favore del cittadino (madre o padre) tedesco e nessuno può opporsi perché questo è conforme al diritto interno tedesco!
L’Italia non emette mai il mandato d’arresto contro il cittadino tedesco che sottrae un minore perché la sottrazione e la separazione sono oggetto di procedimenti civili.


Qualora siano soddisfatti i criteri di emissione del MAE, gli Stati membri possono utilizzarlo per avviare un procedimento penale. Mentre un indagato beneficia di tutte le garanzie procedurali disposte nelle misure di cui sopra, la Corte di giustizia delle Comunità europee ha confermato che, come nel caso dei mandati d’arresto nazionali, gli Stati membri non sono tenuti ad avvisare un indagato dell’emissione di un MAE(2-mandato d’arresto europeo).

Conseguenze pratiche: il genitore non-tedesco che ha lasciato la Germania in tutta legalità europea con i suoi figli, scopre di essere oggetto di un MAE quando viene arrestato e tradotto in prigione, perdendo così, attraverso la via penale, i figli che con lui/lei avevano legalmente lasciato la Germania.


Nell’ottobre del 2012, è stata adottata una direttiva sui diritti, l’assistenza e la protezione delle vittime di reato(3). Essa richiede esplicitamente che tutte le autorità competenti adottino un approccio rispettoso delle esigenze del minore, che consideri innanzitutto l’interesse superiore del minore. Essa prevede, inoltre, diritti procedurali specifici, sostegno e misure di protezione per le vittime minorenni nei procedimenti penali.

Conseguenze pratiche: poiché per le autorità tedesche “l’esigenza del minore” è quella di crescere in Germania, farlo rimpatriare mandando in prigione il suo genitore non-tedesco, risponde a un “approccio rispettoso delle esigenze del minore” che quando si trova al di fuori della giurisdizione tedesca si trova sempre, per i tedeschi, in stato di pericolo.


L’avvio di un procedimento penale può, in talune circostanze, portare ad un rifiuto di riportare indietro il minore.

Conseguenze pratiche: nel caso contrario, quando il minore è stato portato illecitamente in Germania, le autorità tedesche “si ricordano” di questa direttiva e non rimandano il minore nella Stato della sua residenza abituale perchè “potrebbe essere in corso un procedimento penale a carico del genitore tedesco”


Molte autorità centrali sconsigliano alle istituzioni di ricorrere a tali procedimenti. La Central Authority Practice Guide, in conformità alla convenzione dell’Aia del 1980, stabilisce che l’impatto di un’azione penale per sottrazione di minori sulla possibilità di ottenere il ritorno del minore dovrebbe essere considerato dalle autorità giudiziarie per avviare, sospendere o ritirare le accuse.

Conclusioni pratiche: i minori si muovono solo in un senso, ogni trasferimento verso la Germania è legale (cioè deutsch-legal), ogni trasferimento al di fuori della Germania è sempre, indipendentemente dalle condizioni giuridiche di partenza, illegale.
Fonte:

Nessun commento:

Posta un commento