NO ALLA GERMANIZZAZIONE DEI BAMBINI ITALIANI E
ALLA CENSURA TEDESCA
SULLE LORO NEFANDEZZE !
Ricevo il seguente comunicato
stampa dell’on. Cristiana Muscardini e commento, a nome degli innumerevoli
cittadini italiani (ma anche francesi, spagnoli e polacchi) che si sono rivolti
allo Sportello Jugendamt del Centro Servizi Interdisciplinare C.S.IN. ONLUS, cioè i cittadini che hanno dovuto scoprire la
squallida verità tedesca, loro
malgrado.
L’on. Cristiana Muscardini, pur
non facendo parte della Commissione Petizioni, si è preoccupata di svolgere con
serietà ed onestà il suo ruolo di eurodeputata eletta dai cittadini italiani e ci
informa di quanto appena accaduto:
"Il vergognoso NO del coordinatore tedesco Jahr del PPE in Commissione
Petizioni ha fatto saltare la
discussione delle 24 petizioni sullo Jugendamt, prevista per il 1 aprile -
ha dichiarato Cristiana Muscardini, Vicepresidente della Commissione per il
Commercio Internazionale al Parlamento Europeo - nonostante l'impegno della
Presidente Mazzoni e degli altri deputati, come Roberta Angelilli, Niccolò
Rinaldi e Patrizia Toia, che come me da anni si battono per impedire le
discriminazioni fatte in Germania dallo Jugendamt contro i genitori non
tedeschi e a danno dei bambini. Ora migliaia di cittadini europei, che hanno
firmato per ridare a madri e padri non tedeschi la possibilità di vedere i loro
figli, rischiano che fino alla futura legislatura non vi sia una risposta
chiara. La Germania rifiuta ancora una volta il confronto e lascia che vi siano
sul suo territorio misure discriminatorie contro i genitori di altri paesi
europei, condannando i bambini, figli di coppie binazionali, a vivere
esclusivamente in Germania e privati dell'affetto e della presenza dell'altro
genitore”
A questo aggiungiamo, per chi non
avesse seguito da vicino quanto sta avvenendo in Europa:
Le centinaia e centinaia di
petizioni contro le autorità tedesche che i cittadini europei rivolgono al
Parlamento vengono sistematicamente censurate,
dichiarate cioè non ricevibili con le scuse più squallide, quali ad esempio il
fatto che le violazioni dei diritti dei bambini attuate dalla Germania non
facciano parte delle competenze della Commissione europea e che questa dunque non
possa garantire, ma neppure occuparsi delle violazioni, ad opera della Germania,
dell’articolo 24 (diritti dei minori) della Carta europea.
Le ultime 24 petizioni che erano riuscite a
passare la censura tedesca avrebbero dovuto essere discusse il giorno 1
aprile 2014 in Commissione Petizioni, l’ultima sessione prima della fine della
legislatura.
I petenti, genitori di bambini
germanizzati e con i quali non hanno più nessun contatto, hanno comperato i
biglietti aerei e chiesto permessi di lavoro per recarsi a Bruxelles alla
discussione della propria petizione.
A cose fatte, apprendono che "Il vergognoso NO del coordinatore tedesco Jahr del PPE in Commissione
Petizioni ha fatto saltare la
discussione delle 24 petizioni sullo Jugendamt, prevista per il 1 aprile” !
Diciamolo pertanto senza mezzi
termini: non è per nulla la prima volta che assistiamo a questo tipo di
boicottaggio.
La Germania e i suoi
rappresentanti, anche e soprattutto in vista delle prossime elezioni, non
vogliono che si sappia come agiscono e come stanno costruendo il loro welfare
(a nostre spese), vogliono la nostra accettazione silenziosa e addirittura la
nostra ammirazione, mentre la democrazia, persino nella sua forma più
innocua della Petizione, è morta.
Queste petizioni non verranno mai
più discusse (solo la mia aveva quasi 3.000 firme!) e le violazioni tedesche
continueranno ad aumentare, perché alle prossime europee rischiamo di eleggere
il nostro nuovo “condottiero”: Martin Schulz, attuale presidente del Parlamento
europeo, e candidato alla presidenza europea del gruppo dei Socialisti europei
Con Martin Schulz, la censura
delle petizioni passerà inosservata a fronte dello sfruttamento economico che
farà di noi l’Europa germanizzata.
Pertanto prima di astenerci o di
supportare questa candidatura chiediamoci seriamente se vogliamo continuare
sulla strada intrapresa, e cioè:
- La
Germania e i suoi rappresentanti stanno smantellando la democrazia in Europa
- La
Germania e i suoi rappresentanti calpestano i Diritti fondamentali dei
cittadini europei
- La
Germania e i suoi rappresentanti negano le violazioni da loro perpetrate
imponendo il silenzio
- La
Germania e i suoi rappresentanti boicottano sistematicamente ogni iniziativa
che presenta la realtà dei fatti (e misfatti)
- La
Germania e i suoi rappresentanti costruiscono il loro welfare sulle spalle dei
nostri figli, sfruttando la nostra forza lavoro.
Diciamo no
alla germanizzazione dei bambini italiani e allo sfruttamento economico Made in
Germany dell’Italia e dell'Europa intera!
Dott.ssa Marinella Colombo
Responsabile nazionale dello Sportello Jugendamt del
Centro Servizi Interdisciplinare C.S.IN. ONULUS
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