Per
la terza volta il parlamento europeo – questa volta i Popolari (PPE), con
l’aiuto dei Liberali (ALDE) - censura
in modo più che scorretto tutto il
lavoro fatto dal Gruppo di lavoro sul benessere dei minori, finalizzato
soprattutto a far luce sul ruolo dello Jugendamt e del sistema familiare
tedesco che conosce solo la corrispondenza: “bene del bambino = residenza in
Germania”, non importa come e con chi.
Ascoltate
quanto succede (da tre legislature)
Ricordatevene
quando andrete (forse un giorno) a votare!
Ricordatevene
quando i popolari vi diranno di
voler tutelare la famiglia!!
Ricordatevene
quando i liberali vi diranno di
difendere i principi fondamentali
E
soprattutto ricordatevene quando vi diranno che “abbiamo bisogno di più
Europa”.
Questo
è veramente l’Europa, un gruppo di burocrati-politicanti al servizio delle
lobby!!
E
i pochi eurodeputati che cercano di lavorare seriamente (sono rarissimi e
presenti trasversalmente in vari gruppi) in rappresentanza e a tutela dei
propri concittadini vengono sistematicamente messi a tacere!
Dall'intervento dell'eurodeputata Eleonora Evi:
LA PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE VUOLE CANCELLARE UN ANNO DI LAVORO SULLE
PETIZIONI CHE RIGUARDANO I DIRITTI DEI BAMBINI.
Durante questo ultimo anno ho avuto l’onore e l’onere di
presiedere un gruppo di lavoro creato in seno alla commissione Petizioni per approfondire
le problematiche che riguardano la tutela del benessere dei minori e che sono
state sollevate da un numero sempre maggiore di petizioni inviate al Parlamento
Europeo.
In particolare abbiamo affrontato le pratiche discriminatorie nei confronti
del genitore non tedesco messe in atto dallo Jugendamt in Germania
Dopo un anno di lavoro siamo giunti alla redazione del documento finale che
comprende una parte fattuale descrittiva degli incontri avvenuti con degli
esperti e delle raccomandazioni finali, che tentano di mettere in luce quegli
ambiti in cui è necessario intervenire a livello europeo e a livello degli
stati membri per evitare il ripetersi di tali cattive pratiche in futuro.
Un solo gruppo politico è sempre stato ostile a questo lavoro di
approfondimento: Il gruppo dei Popolari PPE, il gruppo politico più grande del
Parlamento Europeo, dove peraltro la componente tedesca è maggioritaria.
Hanno criticato aspramente molte delle decisioni prese all’interno del gruppo
di lavoro, e hanno cercato di ostacolarne i lavori tentando di imporre la loro
posizione, spesso anche in modo prepotente e arrogante, incapaci di accettare
di essere in minoranza e, sul piano politico, sconfitti.
Giunti alla redazione del documento finale, nella fase di emendamento del
testo, un gruppo, il gruppo ALDE, ha presentato 22 emendamenti per cancellare i
22 paragrafi che compongono il testo e questi 22 emendamenti sono stati firmati
anche dalla presidente della commissione Petizioni Cecilia Wikstrom.
Un’azione molto grave fatta proprio da chi dovrebbe avere un ruolo di garanzia
a tutela della Commissione Petizioni e che invece ha voluto disconoscere e
disprezzare il lavoro fatto durante un intero anno dal gruppo di deputati del
working group creato ad hoc nella Commissione che lei stessa presiede.
Di fatto, la Presidente ha confermato di essere la stampella del gruppo del
popolari, pronta a difendere l’indifendibile e addirittura a travisare la
realtà dei fatti.
Questo è il mio intervento in aula per ristabilire la verità.