sabato 17 febbraio 2018

L'ennesima traduzione errata, quando si parla di Jugendamt tedesco!

Evidentemente in terra teutonica (ma anche in trasferta a Bruxelles) il fine giustifica sempre il mezzo, qualsiasi mezzo.
Il fine politico e soprattutto economico dato dall’introito che genera ogni bambino trattenuto in Germania giustifica evidentemente ogni mezzo, anche quello davvero poco edificante della traduzione errata.

L’intervento di Eleonora EVI in Commissione JURI a proposito delle modifiche al Regolamento Bruxelles II bis è stato svuotato di significato dalla traduzione tedesca, dunque inutilizzabile per tutti coloro che lo hanno ascoltato in quella lingua, compresi gli altri deputati partecipanti al dibattito e alle decisioni in merito.

Per l’ennesima volta constatiamo che i testi di eurodeputati italiani vengono tradotti ERRONEAMENTE dai traduttori tedeschi nella loro lingua, soprattutto i testi che criticano con precisione il governo tedesco.
I casi possono essere solo 2:
o i traduttori e interpreti madrelingua tedeschi a Bruxelles sono impreparati e comunque ad un livello molto più basso dei loro colleghi di altri paesi
o i traduttori e interpreti madrelingua tedeschi sanno cosa stanno facendo, ma preferiscono stravolgere i testi degli oratori non tedeschi, in modo da invalidarne i contenuti e l’efficacia.

A voi l’ardua sentenza!


2 commenti:

  1. potreste spiegarmi cosa esattamente criticate? chiedo innocentemente perché, parlando e comprendendo entrambe queste lingue, trovo che la trad. scritta sia corretta.. e l'orale, per quanto lenta, non stravolge nulla nel significato... su cosa volevate puntare l'attenzione? verantwortung vs. sorgerecht, forse?

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  2. In diritto familiare ogni parola ha un suo preciso significato giuridico. Sei un giurista per dire che la traduzione orale non stravolge il significato? Lo stravolge eccome. Oltre al fatto che non citi, che evita di tradurre certi passaggi, quindi stravolgimento per omissione.

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