sabato 4 agosto 2018

Quei viaggi senza ritorno dei bambini italiani … ma c’è chi riesce a far invertire il senso di marcia.

Torna in Italia la piccola A-G. S., portata illecitamente in Germania un anno fa!!

















La posizione delle istituzioni Italiane nei casi di sottrazione internazionale ha fatto sorgere in non pochi genitori e addetti del settore il dubbio che ci fosse un accordo (ovviamente da non rendere noto, in nessun caso!) stipulato tra dette istituzioni e gli omologhi degli altri paesi. Da anni l’Italia primeggia infatti nella statistica dei paesi che eseguono i rimpatri, cioè mandano i bambini dall’Italia verso l’estero, immediatamente dopo il primo grado di giudizio, quello del Tribunale per i Minorenni, ma si pone come fanalino di coda nei casi in cui il bambino sia stato portato illecitamente all’estero e debba rientrare in Italia. In sostanza, i bambini vengono mandati velocissimamente all’estero, ma quando si tratta invece di farli rientrare nessuno si muove e i bambini non rientrano. Peggio, il genitore che tenta di ottenere il rimpatrio non solo non viene aiutato, ma viene ostacolato dal suo stesso Paese.
Il caso più difficile e complicato è quello in cui il bambino è stato portato in Germania. Se l’Italia primeggia nel “regalare” agli altri paesi i propri figli, la Germania lo fa in senso inverso: trattiene sempre e comunque i bambini che hanno messo piede sul suolo tedesco. Il concetto nazionalista di “bene del bambino”, lo stravolgimento dei regolamenti europei e soprattutto i codici di procedura teutonici fanno sì che nessun bambino possa lasciare la Germania, anche se vi è stato portato a seguito di una sottrazione.
Questo noi non lo accettiamo! I bambini sottratti dall'Italia, in Italia devono tornare, tutti!!

Questo non è uno slogan, questo è il nostro impegno che diventa concretezza e … rimpatrio!
E’ infatti con estrema soddisfazione e gioia che vi comunico che siamo riusciti (anzi riuscite) ad ottenere il decreto di rimpatrio del giudice di Colonia per la piccola A.G.S., di 9 anni, portata un anno fa in Germania dalla madre senza il consenso e all'insaputa del padre.
La famiglia del padre ci aveva contattato quando era ormai molto tardi e dunque ottenere il rimpatrio era una davvero un’ardua impresa. Ma questo papà, che continua a voler giustamente fare il padre, senza pensare né aver mai pensato di eliminare o di sostituirsi alla madre, meritava il nostro sostegno. In Germania la bambina aveva perso il padre, in Italia potrà avere, anche se separati, entrambi i genitori. Così dovrebbe intendersi e così intendiamo noi la “tutela del minore”.

Con questo “noi” intendo l’Avv. Irene Margherita Gonnelli e tutte le persone che hanno voluto unire la loro professionalità e le loro competenze alle mie. Le persone che con me hanno creato una rete davvero efficiente nel coordinare l’intervento di istituzioni e di professionisti altamente qualificati per realizzare la tutela del minore italiano (o comunque residente in Italia) sottratto. A noi non interessa il passaporto, né il genere, né il colore della pelle, ma solo il fatto che i bambini portati via illecitamente dall’Italia devono farvi ritorno!

Dott.ssa Marinella Colombo

Avv. Irene Margherita Gonnelli

1 commento:

  1. Forza Marinella!!! Un bambino alla volta!!! Senza tralasciarne nessuno!! Senza stancarsi mai... in questa lotta che sembra non aver mai fine! Un sentito Grazie per il supporto che dai a tutti i genitori e bambini Binazionali!! Non mollare mai!!!!

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