La
Commissione Petizioni ha recentemente approvato, grazie all’impegno costante di
Eleonora Evi e di tutto il suo staff (in
collaborazione con gli specialisti della materia che curano anche questo blog),
una proposta di risoluzione contro
l’operato dello Jugendamt e del sistema familiare tedesco.
La
risoluzione è stata poi proposta anche a tutto il Parlamento europeo.
Gli
eurodeputati tedeschi ed i loro vassalli hanno presentato moltissimi
emendamenti, finalizzati ad annullare tale risoluzione.
Ogni
emendamento è stato votato singolarmente.
Abbiamo
controllato ogni voto.
Ciò
che si evince con chiarezza, per quanto riguarda la posizione italiana, è:
L’unico gruppo che
ha votato compatto sempre a solo contro tutti gli emendamenti e a sostegno dei genitori vittime di quel
sistema, è stato il gruppo italiano
di “Europa della Libertà e della Democrazia diretta” (in Italia M5S).
Il
gruppo italiano di “Europa delle Nazioni
e della Libertà” (in Italia Lega) ci ha in gran parte sostenuto (a parte
qualche inspiegabile voltafaccia di Borghezio e Bizzotto).
Il
gruppo italiano dei Conservatori e
Riformisti europei (2 eurodeputati) ci
ha sostenuto.
Il
gruppo italiano dell'Alleanza
progressista di Socialisti e Democratici (in Italia PD) ci ha sostenuto in
parte. Lo hanno fatto soprattutto quegli eurodeputati al corrente da anni del
problema con il sistema familiare tedesco controllato dallo Jugendamt.
E ora i grandi
traditori, coloro che hanno reso possibile l’indebolimento della risoluzione:
Il
gruppo italiano del Partito popolare
europeo (Democratici cristiani), quello che dice di voler difendere i
valori cristiani, la vita e la famiglia, si è completamente schierato, tranne
L. Comi, in difesa degli interessi tedeschi e dello Jugendamt!
Così
come il gruppo ALDE (non rappresentato in Italia). Addirittura la Wikström (svedese)
trovatasi a presiedere una commissione della quale non condivideva la
risoluzione, ha espressamente richiesto che il suo nome venisse cancellato!
E
poiché non c’è mai limite al peggio,
abbiamo constatato che un’eurodeputata francese del gruppo ALDE (Natalie
Griesbeck) dopo aver votato numerosi emendamenti a favore del sistema tedesco,
ha già pubblicato un video intitolato “Litiges familiaux transfrontaliers: ne
prenons pas les enfants en otage” (Dispute familiari transfrontaliere: non
prendiamo in ostaggio i bambini) prendendosi i meriti di una risoluzione che
lei stessa ha in parte osteggiato, ma che, seppur indebolita, è passata.
Per
il momento le nostre conclusioni sono:
1.
I
partiti attualmente al governo in Italia, debitamente informati sia in Europa
che a Roma, potranno continuare a fare un grande, grandissimo lavoro. Hanno
avuto il coraggio e l’onestà di affrontare temi che toccano le vite dei
cittadini e di impegnarsi fattivamente per questi ultimi.
2.
Coloro
che hanno votato in favore della continuazione delle atrocità sui bambini
italiani e sui loro genitori sappiano che le elezioni europee sono vicine e che
i cittadini italiani non sono più
così distanti da Bruxelles, sono sempre più informati e a maggio si ricorderanno di chi ha sostenuto la loro causa e di chi ha
vergognosamente e ancora una volta venduto i loro figli.
Riassumendo:
Qui
il testo della Risoluzione approvata in Commissione petizioni:
E
qui il testo della risoluzione approvata dal Parlamento europeo:
Questo
testo, nonostante quanto spiegato più sopra, afferma comunque tra le altre
cose:
“Ricorda
l'importanza di offrire senza indugio ai genitori non tedeschi, sin dall'inizio
e in ogni fase dei procedimenti relativi ai minori, informazioni complete e chiare sul procedimento e sulle sue
possibili conseguenze, in una lingua che
i genitori in questione comprendano pienamente, al fine di evitare casi in
cui i genitori danno il loro consenso senza capire in toto le conseguenze dei
loro impegni; invita gli Stati membri ad
attuare misure mirate volte a migliorare l'assistenza, l'aiuto, la consulenza e
le informazioni di natura giuridica per i loro cittadini nei casi in cui
vengano denunciate procedure giudiziarie e amministrative discriminatorie o svantaggiose
adottate nei loro confronti dalle autorità tedesche in controversie
transfrontaliere che coinvolgono minori”
“Sottolinea il diritto dei cittadini di
rifiutare di accettare documenti non scritti o tradotti in una lingua che
comprendono, come previsto all'articolo 8, paragrafo 1, del regolamento
(CE) n. 1393/2007”
“Ricorda agli
Stati membri l'importanza di attuare sistematicamente le disposizioni della convenzione di Vienna del 1963 e di assicurarsi che le ambasciate e le
rappresentanze consolari siano informate fin dalle prime fasi di tutti i
procedimenti di presa in carico dei minori riguardanti i loro cittadini e
abbiano pieno accesso ai relativi documenti; Sottolinea l'importanza di una
cooperazione consolare affidabile in questo settore e suggerisce che alle autorità consolari sia consentito di
partecipare a tutte le fasi del procedimento”.
FRANÇAIS
Résultat du vote sur la décision contre l'action du Jugendamt
(Administration de la jeunesse) et du système familial allemand
La commission des pétitions a
récemment adopté une proposition de résolution contre le travail de l'Office de
protection de la jeunesse et du système familial allemand, grâce à l'engagement
constant d'Eleonora Evi (eurodéputées italienne) et de son staff (en
collaboration avec des experts italiens).
La décision a également été
proposée à l'ensemble du Parlement européen.
Les députés européens allemands
et leurs vassaux ont déposé de très nombreux amendements afin d'annuler cette
résolution.
Chaque amendement a été mis aux
voix individuellement.
On a vérifié toutes les voix.
Ce qui est maintenant clair :
Le seul groupe qui a voté
conjointement contre tous les amendements et en faveur des parents victimes de
ce système est le groupe italien "Europe de la liberté et de la démocratie
directe" (M5S en Italie).
Le groupe italien "Europe
des Nations et de la Liberté" (en Italie Lega) nous a largement soutenus
(à part quelques rebondissements inexplicables de 2 députés).
Le groupe italien des « Conservateurs
et réformistes européens » (2 membres du Parlement européen) nous a
soutenus.
Le groupe ALDE a voté contre ce
document.
L'eurodéputée suédoise Cecilia
Wikström, qui a présidé la commission des pétitions, s'est opposée à sa
résolution et a demandé expressément la suppression de son nom du document !
Et parce qu'il n'y a pas de
limite au pire, nous avons constaté qu'une MEP française du groupe ALDE
(Natalie Griesbeck), après avoir voté de nombreux amendements en faveur du
système allemand, a déjà publié une vidéo intitulée "Litiges familiaux
transfrontaliers : ne prenons pas les enfants en otage". Elle demande la
reconnaissance d'une décision qui a été approuvée, même si l'avait elle-même
partiellement rejetée.
Pour l'instant, nos conclusions
sont les suivantes :
1. La décision de la commission des pétitions est plus forte que celle du
Parlement européen
2. Les eurodéputés allemands - et les eurodéputés d'Europe du Nord- Europe en
général - défendent Le Jugendamt et le système familial allemand (à l'exception
des eurodéputés polonais de la faction du gouvernement polonais).
3. Les MEP français comme Édouard
Martin nous ont soutenus
4.
Sans le travail et l'engagement des Italiens des groupes politiques qui
sont au gouvernement en Italie (M5S+Lega) ces deux décisions n'auraient jamais
vu le jour !
5. En mai 2019, les citoyens voteront pour les députés européens : au moins en
Italie, les citoyens savent exactement pour qui voter !
Voici les deux décisions.
De la commission des pétitions :
Du Parlement européen :
***
DEUTSCH
Ergebnis der Abstimmung über die Entscheidung gegen das Vorgehen des
Jugendamtes und des deutschen Familiensystems
Der Petitionsausschuss hat
kürzlich dank des ständigen Engagements
von Eleonora Evi (Italienische euroabgeordnete) und ihren Staff (in
Zusammenarbeit mit den italienischen Fachleuten) einen Entschließungsantrag
gegen die Arbeit des Jugendamtes und des deutschen Familiensystems angenommen.
Die Entscheidung wurde auch dem
gesamten Europäischen Parlament vorgeschlagen.
Die deutschen Europaabgeordneten und ihre Vasallen haben sehr viele
Änderungsanträge eingereicht, um diese Entschließung für nichtig zu erklären.
Über jeden Änderungsantrag wurde
einzeln abgestimmt.
Wir haben jede Stimme überprüft.
Was jetzt klar ist:
Die einzige Gruppe, die gemeinsam
gegen alle Änderungsanträge und zur Unterstützung der Eltern, die Opfer dieses
Systems sind, abgestimmt hat, ist die italienische Gruppe "Europa der
Freiheit und der direkten Demokratie" (M5S in Italien).
Die italienische Gruppe " Europa der
Nationen und der Freiheit" (in Italien Lega) hat uns weitgehend
unterstützt (abgesehen von einigen unerklärlichen Wendungen von 2 MEP).
Die italienische Gruppe der
Europäischen Konservativen und Reformisten (2 Mitglieder des Europäischen
Parlaments) hat uns unterstützt.
Die ALDE-Fraktion hat gegen
dieses Dokument abgestimmt.
Die schwedische MEP Cecilia Wikström,
die den Vorsitz in dem Petitionsausschuss innehatte, war mit dessen Resolution
nicht einverstanden und beantragte ausdrücklich die Streichung ihres Namens!
Und weil es keine Grenze für das
Schlimmste gibt, haben wir bemerkt, dass eine französische Abgeordnete der
ALDE-Fraktion (Natalie Griesbeck), nachdem sie für zahlreiche Änderungsanträge
zugunsten des deutschen Systems gestimmt hat, bereits ein Video mit dem Titel
"Litiges familiaux transfrontaliers: ne prenons pas les enfants en en
otage" (Grenzüberschreitende Familienstreitigkeiten: wir nehmen Kinder
nicht als Geiseln) veröffentlicht hat. Sie sucht Anerkennung für eine
Entscheidung die zugestimmt wurde, obwohl sie selbst teilweise sie abgelehnt
hatte.
Im Moment sind unsere
Schlussfolgerungen:
1.
Die Entscheidung vom
Petitionsausschuss ist stärker als die vom europäischen Parlament
2.
Deutsche MEP - und
allgemein MEP von Nord-Europa - verteidigen das Jugendamt und das deutsche
Familiensystem (außer polnische MEP der Fraktion der polnischen Regierung)
3.
Ohne die Arbeit und den Einsatz der Italiener der Fraktionen die in Italien
an der Regierung sind wären diese 2 Entscheidungen nie zustande gekommen!
4.
In Mai 2019 werden
die Bürger für die MEPs neu wählen: wenigstens in Italien wissen die Bürger
ganz genau, wer zu wählen ist!
Hier 2 Entscheidungen.
vom Petitionsausschuss:
vom Europäischen Parlament:
******
ESPAÑOL
Resultado de la votación sobre la decisión contra la acción del Jugendamt
(Administración de la Juventud) y del sistema familiar alemán
La Comisión de Peticiones ha
aprobado recientemente una propuesta de resolución contra el Jugendamt y el
sistema familiar alemán, gracias al compromiso constante de Eleonora Evi
(diputada italiana al Parlamento Europeo) y de su personal (en colaboración con
expertos italianos).
La decisión también se propuso a
todo el Parlamento Europeo.
Los diputados alemanes al
Parlamento Europeo y sus vasallos han presentado muchas enmiendas para anular
esta resolución.
Cada enmienda se sometió a votación individualmente.
Revisamos todas las voces.
Lo que ahora está claro:
El único grupo que ha votado conjuntamente en contra de todas las enmiendas
y a favor de los padres que son víctimas de este sistema es el grupo italiano
"Europa de la libertad y la democracia directa" (M5S en Italia).
El grupo italiano "La Europa
de las Naciones y de la Libertad" (en Italia Lega) nos dio su apoyo total
(aparte de algunos giros inexplicables de dos diputados).
El grupo italiano de
"Conservadores y Reformistas Europeos" (2 miembros del Parlamento
Europeo) nos apoyó.
El Grupo ALDE ha votado en contra
de este documento.
La eurodiputada sueca Cecilia Wikström,
que presidió la Comisión de Peticiones, se opuso a su resolución y pidió
expresamente que se eliminara su nombre del documento.
Por el momento, nuestras
conclusiones son las siguientes:
1. La decisión de la Comisión de Peticiones es más fuerte que
la del Parlamento Europeo
2. Los
eurodiputados alemanes -y los del norte de Europa en general- defienden el
Jugendamt y el sistema familiar alemán (con la excepción de los eurodiputados
polacos de la facción del gobierno polaco).
4. Sin el
trabajo y el compromiso de los italianos de los grupos políticos del gobierno
de Italia (M5S+Lega), estas dos decisiones nunca habrían sido posibles.
5. En mayo
de 2019, los ciudadanos votarán por los eurodiputados: al menos en Italia, los
ciudadanos saben exactamente por quién votar.
Aquí están las dos decisiones.
De la Comisión de Peticiones:
Del
Parlamento Europeo:
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