Recentemente abbiamo spiegato come
in Germania nelle separazioni binazionali vengono usati alternativamente alcuni
stratagemmi, a seconda che la madre o il padre sia il genitore italiano e
straniero in genere (qui).
In questo articolo desideriamo mostrare come anche l’ascolto del minore non sia un elemento che assicura
l’imparzialità delle decisione, o meglio il raggiungimento di quella che
dovrebbe essere la finalità nei procedimenti familiari, l’interesse superiore del
bambino. L’ascolto, così come avviene in Germania, è un ulteriore strumento di
quel sistema per allontanare il bambino dal suo genitore non tedesco.
Attenzione dunque ad avvocati e psicologi italiani che pensano di potervi dare
dei consigli in questo ambito, potrebbero mettervi in ulteriori difficoltà
perché la prassi italiana è completamente diversa. Analizziamo il caso di una
perizia disposta dal tribunale. In Italia, oltre al perito nominato dal giudice
(CTU o Consulente Tecnico d’Ufficio), è permesso alle parti di nominare ognuna
un consulente appunto detto di parte (CTP o Consulente Tecnico di Parte). Il
bambino incontrerà i tre consulenti che potranno tra di loro interagire,
suggerendo anche le domande da porre. Gli incontri vengono registrati (audio o
video) e saranno a disposizione delle parti. In Germania la figura del
Consulente di Parte non è prevista, mentre le registrazioni audio e video sono,
nella maggior parte dei casi vietate, e comunque mai accessibili alle parti. Alleghiamo
a riprova la risposta di un perito forense, nominato dal tribunale, che
testualmente dice al genitore che chiede tali documenti: “Con riferimento al suo fax del 3 marzo 2020, desidero precisare quanto
segue: Come già informato con mia lettera del 16 ottobre 2019, tutti i
documenti relativi al suo caso familiare sono già stati distrutti - comprese le
registrazioni video e audio.
Pertanto
non possono essere consegnati. Inoltre ogni professionista renderebbe tali
registrazioni disponibili solo al tribunale in quanto committente, ma non alle
parti coinvolte.
I
dati personali dei suoi figli sono stati trattati nel corso della perizia - lei
aveva segnalato il suo consenso a questo proposito. Dopo la conclusione del
procedimento peritale, come già detto, i dati sono stati cancellati e non sono
stati raccolti altri dati.
Cordiali
saluti (segue timbro e firma)” - Il documento è l’immagine
che pubblichiamo:
In questo modo, con perizie e audizioni
completamente segrete e praticamente sempre arbitrarie, si può dare parvenza di
legalità a qualsiasi decisione. Se non è possibile motivare la decisione di
allontanamento con la nazionalità del genitore è invece estremamente agevole
costruire motivazioni apparenti manipolando il bambino con domande suggestive,
o addirittura – caso per nulla raro – completare a piacimento le risposte del
bambino. Poiché non esiste neppure la trascrizione di quanto è stato chiesto e
risposto e solo un riassunto compare nel fascicolo (il riassunto esiste solo se
l’audizione è fatta dal giudice stesso e non da un perito) è facile comprendere
come, nel riassumere, si possa modificare il senso di ogni affermazione.
Anche per questo non si può parlare in
Germania di “interesse superiore del bambino” (in tedesco, beste Interesse des Kindes) così come tutelato dalle convenzioni
internazionali, ma esclusivamente di bene
della comunità dei tedeschi attraverso il bambino, ciò che nei documenti
tedeschi viene indicato come Kindeswohl. Chiunque sia passato per
un tribunale di famiglia tedesco potrà ritrovare questa parola nei suoi
documenti, purtroppo quasi sempre tradotta erroneamente in italiano.
Dott.ssa Marinella Colombo
Membro della European Press Federation
Responsabile nazionale dello Sportello Jugendamt, Associazione C.S.IN. Onlus –
Roma
Membro dell’Associazione European Children Aid (ECA) – Svizzera
Membro dell’Associazione Enfants Otages – Francia
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