Questo
video, realizzato dalla televisione RT, ripercorre una storia simile a mille
altre che si verificano ogni giorno in Germania e sempre con maggior frequenza.
Le vicende sono apparentemente diverse, ma l'esito è sempre lo stesso: il cosiddetto
“bene del bambino” corrisponde a vivere con il genitore tedesco (in mancanza di
esso, se entrambi sono stranieri, si predilige la famiglia affidataria) che
prima o poi arriva a detenere ogni diritto.
Questa
coraggiosa testimonianza ci svela con quali metodi abbietti lavori il sistema familiare tedesco, controllato dallo Jugendamt.
Moritz
Meyer, il bambino, ormai ragazzo maggiorenne, protagonista di questa vicenda,
aspetta da suo padre (=il suo genitore tedesco) delle pubbliche scuse per i
soprusi subiti.
Probabilmente
queste scuse non arriveranno mai, noi ci sentiamo invece in dovere di
ringraziare pubblicamente Moritz perché le sue parole, non solo svelano una
verità tenacemente nascosta dal sistema, ma ridanno speranza ad ogni genitore
con figli prigionieri in Germania che un giorno anche i propri figli possano
trovare questo stesso coraggio.
Grazie
Moritz!