Indagine della Commissione Petizioni del
Parlamento Europeo
relativa al ruolo dello Jugendamt nei procedimenti familiari
relativa al ruolo dello Jugendamt nei procedimenti familiari
A domande scritte
della Commissione Petizioni del Parlamento Europeo, il Ministero Federale [tedesco]
per la famiglia, gli anziani, le donne e i giovani (Bundesministerium für
Familie, Senioren, Frauen und Jugend) risponde come segue (traduzione integrale
in italiano).
1.
Potreste per favore elencare sulla base di quali principi lo Jugendamt[1] esercita la propria
attività?
L’azione degli
Jugendamt è basata sugli assunti prevalenti del § 1 del libro VIII del Codice
sociale tedesco (SGB VIII), secondo i quali ogni giovane persona ha diritto al
supporto nel suo sviluppo ed educazione, tale da renderlo una persona
responsabile e atta alla vita sociale. La cura e l’educazione dei bambini
rappresentano in questo il diritto naturale dei genitori ed il loro primo
dovere; lo Stato interviene (solo) in qualità di “Amministrazione di controllo”
[Wächteramt], Articolo 6, par. 2
della Legge fondamentale (GG). “L’aiuto alla gioventù” [Jugendhilfe] deve soprattutto favorire i giovani nel loro sviluppo
individuale e sociale e contribuire ad evitare o eliminare gli svantaggi, deve
consigliare e supportare i genitori e altri detentori dell’affido
nell’educazione, deve proteggere i bambini e i giovani da pericoli al loro
benessere, così come anche contribuire a mantenere o creare condizioni di vita
positive per i giovani e le loro famiglie e un ambiente positivo per i bambini
e le famiglie.
I compiti che gli Jugendamt
devono svolgere nell'ambito dell'aiuto pubblico ai giovani sono molteplici e
spaziano dalle semplici offerte di consulenza e aiuto, ai doveri di coinvolgimento,
fino agli obblighi di notifica e alle misure con carattere di intervento.
In linea di
principio, gli Jugendamt non possono agire contro la volontà degli aventi
diritto alla “cura della persona” [Personensorgeberechtigte][2],
ad eccezione degli interventi urgenti[3]
a breve termine in caso di pericolo per il benessere del bambino o del giovane.
Interventi di più
lunga durata nel diritto all'educazione dei genitori, richiedono invece sempre
una decisione del Tribunale familiare (cfr. ad es. 42 comma 3 frase 2 numero 2
SGB VIII).
Gli Jugendamt esercitano
un'attività sovrana in quanto autorità municipale. In quanto tale, essi hanno
il diritto di adottare provvedimenti e fornire servizi. In questo, essi sono
vincolati dalla legge e dal diritto derivanti dall'articolo 20 capoverso 3
della Legge Fondamentale [Grundgesetz].
Pertanto, nelle loro decisioni, devono tenere conto e, per quanto possibile,
conciliare in modo proporzionato tutte le posizioni giuridiche - comprese
quelle protette dal diritto costituzionale - di tutte le parti interessate (ad
esempio i bambini[4] e
i loro genitori). Altri principi essenziali delle attività degli Jugendamt sono
in particolare il dovere di tenere conto del desiderio e delle scelte dei
beneficiari dei servizi (5 SGB VIII) nell'erogazione di tali servizi e l’ampia partecipazione
delle persone aventi diritto all'affidamento e del bambino o del giovane ai
processi decisionali e di aiuto.
2. Secondo il § 1697a BGB [Codice
Civile Tedesco] ogni decisione va emessa sulla base del cosiddetto “principio
del bene del bambino” [Kindeswohlprinzip]. Potreste definire il significato di
“Kindeswohl” (bene del bambino) e citarne il fondamento giuridico nel Diritto
tedesco? Il significato è applicabile anche alla “cura del patrimonio”
[Vermögenssorge] o alla “cura della persona” [Personensorge]?
Il “principio del
bene del bambino” [Kindeswohlprinzip]
è il principio fondamentale e tema dominante di tutto il Diritto minorile; è
l'orientamento costituzionale della “Amministrazione di controllo” [Wächteramt] Statale sui Diritti dei
genitori (Corte Costituzionale, sentenza del 29 luglio 1959 – Raccolta sentenza
CC 10, 59, 82; ultima decisione 3 febbraio 2017). Il significato di “Kindeswohl” (bene del bambino) è un
termine giuridicamente non definito.
Non esiste una definizione di Legge di
questo concetto. Il significato di “Kindeswohl” (bene del bambino) va
piuttosto ricercato nella giurisprudenza e nei criteri sviluppatisi con
l’applicazione della Legge nei singoli casi.
In questo caso
vanno tenute in considerazione le effettive circostanze del caso concreto, così
come anche i fondati interessi delle parti in causa[5].
Poiché nessun bambino è uguale ad un altro e nessun rapporto genitoriale è
paragonabile ad un altro, la concreta ponderazione dei diversi punti di vista non
può essere trattata a mezzo della Legge. Vanno piuttosto considerate e valutate
tutte le circostanze del singolo caso.
La giurisprudenza
fa riferimento, per esempio nell'esame del “bene del bambino” in procedimenti
portanti sull'affido, ai diversi cosiddetti criteri per l'affido, come il
principio del sostegno [Förderungsprinzip],
il principio della continuità [Kontinuitätsprinzip],
così come anche i legami del bambino e la sua volontà.
Nella applicazione
della legge devono anche trovare posto le attuali scoperte delle scienze extragiuridiche,
quali ad esempio la pedagogia e la psicologia. Il legislatore non può tenere in
considerazione tutte le possibili costellazioni di casi e regolarle tutte.
Proprio nel
diritto di famiglia si deve dunque rinunciare a concetti giuridicamente
definiti e non si possono dare definizioni univoche. Relativamente al concetto
di “bene del bambino”, si trovano determinati concetti giuridicamente non definiti
anche negli ordinamenti di altri Stati europei, così come anche nelle
convenzioni internazionali. Il “bene del
bambino” quale principio basilare viene comunque particolarmente normato in
numerosi e singoli articoli, per esempio
nei §§ 1631b, 1631d par. 1 capoverso 2, e 1634 par. 4 del Codice civile tedesco
[BGB] che includono la
regolamentazione nell'ambito della cura della persona; il § 1697a del Codice civile tedesco funge da
orientamento generale e chiarisce l'autorevolezza del “bene del bambino” in
quanto fondamento decisionale in ogni procedimento portante sull'affido e sul
diritto di contatto. Va pertanto tenuto in considerazione anche nell'ambito
delle decisioni sulla cura della persona o del patrimonio che sono parte della
cura genitoriale.
3. In quale paragrafo del Codice
civile tedesco [BGB] (a parte il §
1626, con il quale si definisce il concetto di “cura genitoriale” [elterliche Sorge]) si trova la
definizione di “affido” [Sorgerecht]?
Quale organo emette le decisioni relative alla “cura del patrimonio” [Vermögenssorge] del bambino? In questo
caso è responsabile lo Jugendamt o il Tribunale familiare?
Il § 1626 Codice
civile tedesco spiega il concetto di cura genitoriale e chiarisce che in esso
sono comprese la cura della persona e del patrimonio. Dal § 1626 Cct si deduce
che la cura genitoriale comprende anche la rappresentanza del bambino. Il
contenuto della “cura della persona” [Personensorge]
si deduce dal § 1631 Cct. e segg. Le regole relative alla “cura del patrimonio”
[Vermögenssorge] si trovano nel §
1638 Cct. e segg. I decreti portanti sulla “cura del patrimonio” [Vermögenssorge] in quanto parte della
cura genitoriale vengono emessi dal Tribunale familiare[6].
4. Potreste spiegare come la
“tolleranza del legame” [Bindungstoleranz]
viene interpretata dallo Jugendamt e dalle altre parti coinvolte nei
procedimenti familiari?
Il concetto di
“tolleranza del legame” [Bindungstoleranz]
descrive la capacità dei genitori, soprattutto anche nelle dispute per
l’affido, di dare al bambino un’immagine positiva dell’altro genitore e di
permettere, senza tensioni, il contatto del bambino con quest’ultimo. La
“tolleranza del legame” [Bindungstoleranz]
dei genitori può essere determinante nelle decisioni sull’affido.
5. Quanti bambini sono toccati ogni
anno dai provvedimenti o decisioni dello Jugendamt?[7]
Per via della
generale competenza degli Jugendamt nell’aiuto a bambini e giovani [Kinder- und Jugendhilfe], come descritto
al punto 1., fondamentalmente tutti i
bambini sono, direttamente o indirettamente, interessati da provvedimenti e
decreti dello Jugendamt. Non è possibile sapere il numero dei bambini
coinvolti nei singoli provvedimenti. Da un lato, vengono registrate
statisticamente solo alcune aree parziali. D'altra parte, nelle statistiche
parziali più significative, viene
registrato solo il numero dei provvedimenti e non quello dei bambini coinvolti.
A causa della sovrapposizione delle diverse aree di responsabilità, il conteggio non è opportuno.
Con quali e quante Associazioni,
Istituzioni e Fondazioni, “freie Träger”
collabora lo Jugendamt?
Questo numero non
è stato fino ad ora statisticamente rilevato.
Di quanti dipendenti dispongono i
circa 700 Jugendamt e le associazioni non statali che lavorano con lo Jugendamt
a protezione del “bene del bambino” [Kindeswohl]?
Il numero di enti
locali che dispongono di un proprio Jugendamt è di 560[8].
Una indicazione del numero richiesto è possibile solo se si utilizza in modo
esteso l'espressione "tutela del bene del bambino [Kindeswohl]", applicandola a tutti i servizi di aiuto a
bambini e giovani. In totale 761.758 persone sono impiegate e remunerate in strutture,
amministrazioni e Uffici per l’aiuto a bambini e giovani[9].
Al netto di altri tipi di collaborazione, il numero totale dei dipendenti è di
709.738 persone nella categoria “dipendenti, lavoratori, impiegati statali[10].
A quanto ammonta il budget annuale
di uno [degli] Jugendamt? Tali cifre sono pubbliche?
Le statistiche
ufficiali sull'aiuto a bambini e giovani mostrano gli esborsi per i vari
programmi a livello federale, compreso il livello comunale.
I dati che esulano
dalle pubblicazioni standard dell'Ufficio federale di statistica[11]
sono accessibili a pagamento tramite gli Uffici nazionali di statistica [NdT.: non
è specificato se il ministero non abbia tali statistiche o se invita il
Parlamento a procurarsele in proprio, previo pagamento].
I dati dei singoli
comuni non sono segreti. Nel 2014, a
livello comunale, è stato versato un importo totale di € 35.449.813.757.
Calcolando la
ripartizione sui 563 Jugendamt, per l’anno di riferimento corrisponde un
importo medio di 63 milioni di euro per ognuno degli Jugendamt.
I bilanci effettivi
differiscono inoltre in funzione della popolazione che vive nella rispettiva
area di competenza. Le differenze di bilancio si spiegano, ad esempio, con i
programmi di sovvenzioni statali, con i quali, ad esempio, i gestori degli
asili nido sono in parte finanziati direttamente dallo Stato. Altre differenze
sono legate alla struttura sociale della popolazione. Un confronto
sovra-regionale degli esborsi comunali non è possibile su base forfettaria,
perché va tenuto conto delle particolarità locali.
6. Quale autorità a livello statale
o federale controlla le attività degli Jugendamt?
Gli uffici degli
Jugendamt, in quanto istituzioni pubbliche locali per l'aiuto ai giovani, fanno
parte dell'amministrazione (autonoma) comunale. Questa è soggetta alla
supervisione legale organizzata all'interno del rispettivo stato federale che
esamina la legittimità delle decisioni degli Jugendamt.
In ognuno dei Länder della Repubblica federale di
Germania è diversamente regolato quale autorità è responsabile della supervisione
giuridica dei singoli Jugendamt.
Non esiste un’istanza di controllo federale sulle
decisioni degli Jugendamt.
A livello federale
si stabiliscono le norme del Codice sociale tedesco, Libro VIII (SGB VIII) che
sono determinanti per l’aiuto a bambini e giovani e che vengono poi messe in
pratica da ogni Land in autonomia, ex art. 83 della Legge fondamentale.
Naturalmente, il
governo federale è in regolare contatto con i Länder circa il contenuto e l'applicazione di queste norme che
riguardano, sia la progettazione di nuove regolamentazioni, sia l'applicazione
di norme esistenti.
E’ esclusa l’influenza
diretta della Confederazione [Bundes]
sulle singole decisioni degli Jugendamt a causa della giurisdizione
costituzionale della Repubblica federale di Germania. Le decisioni dello
Jugendamt possono essere rivendicate dinnanzi agli organi giurisdizionali; le
persone interessate possono farle riesaminare dai tribunali competenti.
A che punto della controversia viene
trasmessa la raccomandazione dello Jugendamt al Tribunale familiare?
Non vi sono disposizioni
procedurali per la trasmissione della
raccomandazione dello Jugendamt al Tribunale. Si rimanda tuttavia alla
regolamentazione della partecipazione attiva [Mitwirkung] dello Jugendamt in tribunale, ai sensi del §162 del Codice
di procedura in materia familiare e di libera giurisdizione (FamFG) [testo: § 162 - Mitwirkung des Jugendamts.
(1) Das Gericht hat
in Verfahren, die die Person des Kindes betreffen, das Jugendamt anzuhören.
Unterbleibt die Anhörung wegen Gefahr im Verzug, ist sie unverzüglich
nachzuholen.
(2) In Verfahren nach
den §§ 1666 und 1666a des Bürgerlichen Gesetzbuchs ist das Jugendamt zu
beteiligen. Im Übrigen ist das Jugendamt auf seinen Antrag am Verfahren zu
beteiligen.
(3) In Verfahren, die
die Person des Kindes betreffen, ist das Jugendamt von Terminen zu
benachrichtigen und ihm sind alle Entscheidungen des Gerichts bekannt zu
machen. Gegen
den Beschluss steht dem Jugendamt die Beschwerde zu[12]].
Nell’ambito della
partecipazione o della consultazione dello Jugendamt, anche le sue
raccomandazioni vengono inviate al Tribunale.
Il genitore interessato viene informato
dallo Jugendamt, prima dell'udienza, della raccomandazione di cui sopra? Un
genitore ha il diritto, durante il procedimento, di opporsi alla
raccomandazione dello Jugendamt?
Ai sensi del § 160
del Codice di procedura in materia familiare e di libera giurisdizione (FamFG), i genitori devono essere
ascoltati nel corso del procedimento. Durante l'audizione, i genitori avranno
ovviamente la possibilità di presentare le loro osservazioni relative a quanto
sostenuto dallo Jugendamt. Se il tribunale intende basare la propria decisione
sulle constatazioni formulate dallo Jugendamt nella sua presa di posizione, la
parti avranno comunque già avuto occasione di presentare le proprie osservazioni[13]
(§ 37 Par. 2 Codice di procedura in materia familiare e di libera giurisdizione
(FamFG).
I genitori vengono ascoltati dallo
Jugendamt prima del procedimento in tribunale? Questi ascolti vengono documentati dallo Jugendamt?
I dati vengono messi a disposizione dei genitori?
Ai sensi del § 50,
par. 2 Codice sociale tedesco, Libro VIII [SGB
VIII], lo Jugendamt informa il tribunale della famiglia in particolare sui
servizi già offerti e già messi in atto [NdT.: per esempio se ha già
allontanato il bambino dalla famiglia], introduce punti di vista educativi e
sociali relativamente allo sviluppo del bambino o del giovane e indica
ulteriori possibilità di aiuto (per i giovani).
Nelle cause
portanti su minori, lo Jugendamt informa il Tribunale sullo stato del processo
di consulenza, ex § 155 par. 2 Codice di procedura in materia familiare e di
libera giurisdizione [FamFG]. Questo
presuppone che lo Jugendamt, prima del procedimento in tribunale, sia già
entrato in contatto con i genitori e li abbia consigliati e supportati o che
abbia tentato di stabilire tale contatto per poter offrire un aiuto. Come base
per l’elaborazione dell’aiuto va redatto un piano di aiuto con i detentori
dell’affido e con il bambino o giovane che contenga la precisazione delle
necessità, del tipo di aiuto e degli interventi necessari (ved. §36 par. 2
frase 2 del Codice sociale tedesco, Libro VIII). Questo piano di aiuto [Hilfeplan] serve anche come base per
l’informazione al tribunale. Non avviene nessun ascolto formale relativo alla
presa di posizione che presenterà lo Jugendamt al tribunale. Nella misura in
cui un piano di aiuto viene elaborato insieme ai genitori [NdT.: imposto], non
è necessario metterlo a disposizione poiché il suo contenuto è stato elaborato
insieme. Il diritto alla restituzione e la documentazione pertinente si orienta
secondo le regole generali del diritto di informazione sui dati sociali degli
interessati, ex § 83 del decimo libro del Codice sociale tedesco (SGB X), ai sensi di §§ 61 e segg. Codice
sociale tedesco, libro VIII.
7. Prima dell’esecuzione di un
decreto del tribunale, lo Jugendamt può attuare provvedimenti provvisori
relativi al bambino. Questo avviene per esempio in presenza di una
Beistandschaft, tema ricorrente tra i petenti. Perciò la Commissione Petizioni
vorrebbe ricevere informazioni dettagliate circa tali provvedimenti e
relativamente alla Beistandschaft:
Esiste per i genitori la possibilità
di presentare opposizione contro tali provvedimenti? Chi decide l’apertura di
una Beistandschaft e questo in base a quali criteri avviene? L’intervento del
giudice è presupposto necessario all’apertura di una Beistandschaft? entrambi i
genitori possono avvalersi di un provvedimento o di una decisione di
Beistandschaft prima della decisione del giudice sulla custodia del minore? Su
quali criteri si basano le decisioni relative all’apertura di una
Beistandschaft dello Jugendamt? Esiste la possibilità di opporsi ad una
Beistandschaft? Se si, un tale ricorso sospenderà o cancellerà la
Beistandschaft? Il controllore del procedimento [Verfahrensbeistand] è in contatto con i genitori prima che la
relazione sia presentata in tribunale?
La Beistandschaft
dello Jugendamt è regolamentata dai §§ 1712 e segg. del Codice civile tedesco [BGB]. E’ una speciale forma della rappresentanza giuridica del minore. Si
tratta di un supporto volontario che viene offerto dallo Jugendamt alle madri, nel
caso in cui i genitori non siano sposati, ex § 52a del Codice sociale tedesco,
Libro VIII. La Beistandschaft
presuppone, ex §1712 del Codice civile tedesco, la richiesta scritta del
genitore indirizzata allo Jugendamt di competenza. La richiesta può essere
presentata dal genitore che detiene la responsabilità genitoriale esclusiva [NdT.:
= in Germania la madre non sposata] relativamente all’ambito cui si riferisce
la Beistandschaft, oppure, nel caso in cui entrambi i genitori detengano la
responsabilità genitoriale, dal genitore presso il quale vive il bambino (§1713
Par. 1 Codice civile tedesco). Non
avviene nessun controllo giuridico. Lo Jugendamt controlla solo la
ricevibilità della richiesta. La Beistandschaft
è un’offerta di aiuto dello Jugendamt che dipende solo dalla volontà di
accedervi del richiedente avente diritto e che ha inizio con il ricevimento
della richiesta presso lo Jugendamt competente. Non è necessario un decreto del tribunale. Pertanto non è neppure possibile presentare opposizione. La Beistandschaft termina, ex § 1715 del
Codice civile tedesco, su domanda scritta di chi ne aveva fatto richiesta.
La Beistandschaft è limitata alle aree di
responsabilità specificate nel § 1712 del Codice civile tedesco:
La determinazione della paternità e la rivendicazione dei crediti alimentari,
nonché la disponibilità di tali crediti.
Nell'ambito di questi compiti, lo Jugendamt
diventa, attraverso la Beistandschaft, il rappresentante del
bambino e agisce a fianco del genitore che ha il diritto di rappresentare
il bambino. Ciò non è necessariamente accompagnato da una limitazione della responsabilità
genitoriale. Inoltre, lo Jugendamt non può adottare provvedimenti più estesi della
rappresentanza nelle suddette aree di responsabilità.
Il sostegno ai
sensi del § 1712 del Codice civile tedesco non va confuso con il controllore
del procedimento [Verfahrensbeistand]. Il controllore
del procedimento è nominato dal Tribunale, nei casi previsti dalla legge
(ad es. §§ 158, 167, 174, 191 Codice di procedura in materia familiare e di
libera giurisdizione [FamFG]).
Il controllore del
procedimento [Verfahrensbeistand] ha
il compito di determinare l'interesse del minore e di farlo valere nel
procedimento in tribunale. Tuttavia, questo non lo rende il rappresentante legale del bambino.
Il controllore del
procedimento [Verfahrensbeistand] deve
inoltre informare adeguatamente il minore in merito all'oggetto, allo
svolgimento e al possibile esito del procedimento (§ 158, par. 4, capoverso 2 del
Codice di procedura in materia familiare e di libera giurisdizione).
Il tribunale può
affidare al controllore del procedimento anche il compito di avere colloqui con
i genitori e con altre persone di riferimento del bambino e di lavorare al
raggiungimento di una composizione amichevole (art. 158 par. 4 capoverso 3 Codice
di procedura in materia familiare e di libera giurisdizione).
8. La Commissione Petizioni vorrebbe
sapere se gli Jugendamt sono in grado di valutare le prestazioni dei giudici
nei procedimenti in materia di diritto di famiglia. In caso affermativo, quali
misure vengono adottate per garantire che tale valutazione non incida sulle
carriere dei giudici? Esistono dati anche sul numero di casi in cui il giudice
emette un decreto diverso da quanto proposto dallo Jugendamt?
Come già spiegato
nella risposta alla domanda 6, la partecipazione dello Jugendamt nei
procedimenti giuridici in materia di famiglia è disciplinata dall'articolo 162 del
Codice di procedura in materia familiare e di libera giurisdizione. Inoltre lo
Jugendamt ha particolari diritti, quello di essere ascoltato e di essere parte
in causa. Con ciò gli Jugendamt
concorrono al chiarimento dei fatti, così come deve essere fatto in via
istruttoria dal tribunale.
Non spetta
tuttavia alle autorità valutare l'attività dei tribunali. Qualsiasi influenza,
di qualsiasi tipo sul lavoro dei tribunali o sulla carriera dei giudici non
sarebbe conciliabile con il principio costituzionale dell’indipendenza dei
giudici (Articolo 97, Par. 1 della Legge Fondamentale).
La tutela
giuridica dei genitori ex Art. 19, Par. 4, della Legge fondamentale (GG) contro una presa di posizione dello
Jugendamt, è disciplinata dalle disposizioni del Codice di procedura in materia
familiare e di libera giurisdizione [FamFG].
Il controllo della decisione di primo grado da parte della Corte d'appello
conclude l'accertamento dei fatti, e così la dichiarazione dello Jugendamt
quale parte non indipendente del procedimento del tribunale familiare. Dati sul numero di casi in cui il giudice
di primo grado non ha seguito la valutazione dello Jugendamt non tuttavia sono
disponibili.
9. Nei procedimenti in materia di
diritto di famiglia, in Germania i minori vengono sentiti a partire dai tre
anni di età. In altri Stati membri dell'UE, i bambini di questa età sono
considerati troppo giovani e non sufficientemente maturi per essere consultati
nelle controversie tra i genitori.
La Commissione Petizioni vorrebbe
pertanto sapere se le autorità tedesche rifiutano sistematicamente di eseguire
decisioni giudiziarie emesse all'estero, nei casi in cui i minori non siano
stati ascoltati (anche nel caso di bambini molto piccoli).
Ex Art 23 del Regolamento
(CE) n. 2201/2003 del Consiglio, del 27 novembre 2003, relativo alla
competenza, al riconoscimento e all'esecuzione delle decisioni in materia
matrimoniale e in materia di responsabilità genitoriale, che abroga il
regolamento (CE) n. 1347/2000 (detto “Bruxelles II bis”) le decisioni relative
alla responsabilità genitoriale non vengono riconosciute se, salvo i casi
d'urgenza, la decisione è stata resa senza che il minore abbia avuto la
possibilità di essere ascoltato, in violazione dei principi fondamentali di
procedura dello Stato membro richiesto.
I giudici
nazionali sono tenuti ad ascoltare personalmente il minore, se ha compiuto i 14
anni. Se il procedimento riguarda solo i beni del minore, si può rinunciare a
un'audizione personale, se questa non è appropriata alla natura della
questione. Se il bambino non ha ancora
compiuto 14 anni, deve essere ascoltato personalmente se gli interessi, i
legami o la volontà del bambino sono importanti ai fini della decisione, o
se per altri motivi è richiesta un'udienza personale (art. 159 Par. 1 e 2 Codice
di procedura in materia familiare e di libera giurisdizione [FamFG]).
Secondo la
giurisprudenza della Corte costituzionale federale può essere richiesto
l’ascolto di un bambino di quasi tre anni al momento dei fatti, o per lo meno
va nominato un controllore del procedimento [Verfahrensbeistand]. La
volontà espressa da un bambino molto piccolo non è espressione del diritto di
autodeterminazione del bambino. Dall’ascolto possono però emergere i legami del bambino[14]
con uno dei genitori, che a loro volta vanno tenuti in considerazione nel
processo decisionale (ved. Corte costituzionale federale, decisione del 26
settembre 2006, 1 BvR 1827/06, Rz. 24). Solo in casi eccezionali si può
rinunciare all’ascolto. Se pertanto l’ascolto è necessario in base a questi
principi, un mancato ascolto impedisce
in genere il riconoscimento in Germania di una decisone straniera (ved. Rauscher in Europäisches Zivilprozess- und Kollisionsrecht, 4 edizione, Art. 23 Bruxelles
II bis, Rz. 8 – 9).
Di conseguenza, la Corte d'Appello di Monaco, ad
esempio, ha ritenuto necessaria l'audizione di bambini di cinque e otto anni e
ha rifiutato il riconoscimento di una decisione perché nello Stato di origine,
a causa della tenera età dei bambini, si era rinunciato ad ascoltarli (Corte d'Appello
di Monaco, decreto del 20 ottobre 2014, 12 UF 1383/14, II.3.a).
Il mancato ascolto
non costituisce un impedimento al riconoscimento se la decisone da riconoscere
è stata emessa in via d’urgenza (Corte federale di giustizia, decisone del 8
aprile 2015 – XII ZB 148/14 – BGHZ 205, 10 – 22, Rz. 46)-
L’ascolto del minore non viene
registrato e i genitori ricevono solo un breve riassunto.
Ex § 28 Par.4 2 Codice
di procedura in materia familiare e di libera giurisdizione [FamFG] va redatto un documento relativo
all’ascolto del bambino. Nella nota vanno indicati i passaggi più significativi
dell’ascolto personale. La realizzazione della nota è possibile in forma di
documento giuridico elettronico [NdT.: dunque risposta affermativa al quesito]
In relazione a quanto sopra,
indicate per favore chi partecipa all’ascolto del bambino
Se
il tribunale ha nominato un controllore del procedimento [Verfahrensbeistand] ex § 158 del Codice di procedura in materia familiare
e di libera giurisdizione [FamFG],
l’ascolto deve svolgersi in sua presenza. Inoltre, il modo in cui viene effettuato l’ascolto è a discrezione[15]
del tribunale, ex § 159 Par 4, capoverso 4 Codice di procedura in materia
familiare e di libera giurisdizione [FamFG].
Il tribunale deve rendere possibili delle condizioni di dialogo positive e
protette, che permettano al bambino di esprimere apertamente desideri e
necessità. Pertanto in molti casi può essere necessario effettuare l’ascolto
del bambino in assenza dei genitori e dei loro avvocati, per non mettere il
bambino in condizioni conflittuali rispetto ai genitori quando fa dichiarazioni
veritiere e perché la loro presenza può influenzare l’imparzialità del bambino[16].
Ai genitori va comunque comunicato l’esito dell’ascolto, nel rispetto del
diritto ad un equo processo[17].
[1] NdT. La Commissione Petizioni ha
deciso di NON tradurre più la parola JUGENDAMT, poiché lo Jugendamt NON è un
Servizio sociale e poiché, oltre ad essere il terzo genitore di ogni bambino sotto residente in Germania, detiene
poteri neppure lontanamente paragonabili a quelli dei Servizi sociali degli
altri Stati dell’Unione.
[2] NdT. In quanto terzo genitore, lo
Jugendamt può, anche in mancanza assoluta di prove, richiedere al tribunale il
trasferimento a se stesso dei diritti genitoriali.
[3] NdT. Con questi “interventi
urgenti” si intende l’allontanamento
dei bambini dai loro genitori anche in
mancanza di decisione giuridica. In questo modo lo Jugendamt crea un dato
di fatto a seguito del quale non dovrà più dimostrare l’inidoneità dei
genitori, ma saranno i genitori a dover dimostrare di essere particolarmente idonei
per tentare di riavere i propri figli.
[4] NdT. Esistono numerose testimonianze di bambini divenuti
adulti che rivelano di essere stati costretti
a dire che non volevano tornare dai genitori.
[5] NdT. Sempre almeno 3: lo Jugendamt
e i due genitori!
[6] NdT. Dunque la risposta conferma
che non esiste una definizione di “diritto di affido”. Esiste solo una “cura
del patrimonio” e una “cura della persona”.
[7] I dati statistici relativi a tutte
le sotto-questioni della domanda 5. si basano su indagini relative a finalità statistiche
ancora da realizzare su bambini e giovani, come da §§ 98 e segg. del libro VIII del Codice
sociale tedesco.
[8] Stand 2016; Fonte: Ricerche
dell’ufficio statistico su aiuti a bambini e giovani [Recherchen der Arbeitsstelle Kinder- und Jugendhilfestatistik]
[9] Escluso il personale
tecnico/domestico, al dicembre 2014 (tutte le aree tranne la custodia
giornaliera) cioè fino al marzo 2015 (custodia giornaliera o assistenza
diurna).
[10] NdT. Questi dati omettono completamente
quelli relativi per es. ai “freie Träger” di cui alla domanda precedente ed il
cui personale è per lo meno altrettanto numeroso di quello dello Jugendamt.
[12] Gegen den Beschluss steht dem
Jugendamt die Beschwerde zu = Lo
Jugendamt ha il diritto di presentare opposizione al decreto.
[13] NdT.: La risposta alla domanda è
dunque, NO
[14] NdT.: Per questo motivo il
genitore non-tedesco viene allontanato molto prima del procedimento in
tribunale. Vengono fatti passare molti mesi (tempo che risulta ancora più lungo
in caso di bambino piccolo) prima di arrivare al procedimento e alla
convocazione in tribunale. Solo allora, quando il legame con il genitore
allontanato è stato pregiudicato, si procede all’ascolto per affermare che il
bambino ha legami solo con il genitore tedesco ed è con lui/lei che deve restare.
[15] NdT.: spesso si legge nei
fascicoli di genitori binazionali di ascolti fatti al bar con il bambino, il
genitore tedesco e il controllore del procedimento
[16] NdT.: Il “vetro-specchio” o vetro
unidirezionale non è assolutamente contemplato in Germania. Anche negli altri
paesi si evita di procedere all’ascolto del minore in presenza di troppe
persone, ma questo non significa che le parti e i loro avvocati e consulenti
tecnici debbano essere all’oscuro, pertanto si utilizza la tecnica di cui sopra
o almeno si registra l’ascolto. Di tutto ciò NON c’è traccia in Germania.
Nessuno sa cosa e come è stato chiesto al bambino né cosa lui abbia veramente
risposto. Il riassunto dell’accaduto è inevitabilmente una interpretazione
soggettiva.
[17] NdT.: In
realtà, il principio dell’equo processo non è tutelato dalla mera relazione conclusiva di quanto avvenuto
senza che le parti (o perlomeno quella non-tedesca) abbiano avuto la
possibilità di partecipare attivamente.