Traduzione
di una delle ultime comunicazioni dell’Associazione C.S.IN. Onlus (Sportello
Jugendamt) allo Jugendamt tedesco che si è appropriato di un’altra bambina
italiana, nata in Italia da genitori Italiani, scolarizzata in Italia e
residente in Germania dall’anno scorso.
Non
contento, lo Jugendamt ricatta la madre affinché consegni la carta d’identità della
figlia.
Il mezzo
del ricatto è sempre lo stesso, se non ubbidisci non vedi più tua figlia,
neppure in visite sorvegliate.
La lettera:
Ogg.: Carta
d’identità di Alice Vinciguerra [* nome di fantasia nel rispetto della
privacy]
Egregi signori
in qualità di Associazione che
supporta genitori e bambini italiani in Germania, siamo stati contattati dalla
signora X relativamente al caso della minore Alice Vinciguerra*, nata il // a
// Italia, figlia comune della signora x e del signor Y.
La signora X è stata
esortata a consegnare la carta d’identità di Alice. Asseritamente la famiglia
affidataria [tedesca] avrebbe bisogno di questo documento italiano per andare
in vacanza. In sostanza Alice dovrebbe essere spostata da un luogo sconosciuto
ad un altro luogo sconosciuto.
A seguito di
consultazioni con nostri avvocati e giuristi, possiamo comunicare quanto segue:
La Carta d’identità è
un documento italiano, rilasciato dalle Autorità della Repubblica Italiana. La Carta
d’identità di un minorenne viene rilasciata solo con l’accordo e la firma di
entrambi i genitori. Nessuno dei due genitori può fare ciò che vuole con questo
documento. Non è una sua proprietà.
Pertanto la signora X
non può consegnare la Carta d’identità di Alice. Potrebbe persino essere
perseguibile per questo.
Poiché non si può
pretendere dalla signora che si metta in posizione di illegalità, essa non
potrà consegnarVi la Carta d’identità di Alice.
Distinti saluti
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