sabato 22 luglio 2017

Si appropriano dei nostri figli e ne pretendono anche i documenti
















Traduzione di una delle ultime comunicazioni dell’Associazione C.S.IN. Onlus (Sportello Jugendamt) allo Jugendamt tedesco che si è appropriato di un’altra bambina italiana, nata in Italia da genitori Italiani, scolarizzata in Italia e residente in Germania dall’anno scorso.
Non contento, lo Jugendamt ricatta la madre affinché consegni la carta d’identità della figlia.
Il mezzo del ricatto è sempre lo stesso, se non ubbidisci non vedi più tua figlia, neppure in visite sorvegliate.

La lettera:

Ogg.: Carta d’identità di Alice Vinciguerra [* nome di fantasia nel rispetto della privacy]

Egregi signori
in qualità di Associazione che supporta genitori e bambini italiani in Germania, siamo stati contattati dalla signora X relativamente al caso della minore Alice Vinciguerra*, nata il // a // Italia, figlia comune della signora x e del signor Y.

La signora X è stata esortata a consegnare la carta d’identità di Alice. Asseritamente la famiglia affidataria [tedesca] avrebbe bisogno di questo documento italiano per andare in vacanza. In sostanza Alice dovrebbe essere spostata da un luogo sconosciuto ad un altro luogo sconosciuto.

A seguito di consultazioni con nostri avvocati e giuristi, possiamo comunicare quanto segue:

La Carta d’identità è un documento italiano, rilasciato dalle Autorità della Repubblica Italiana. La Carta d’identità di un minorenne viene rilasciata solo con l’accordo e la firma di entrambi i genitori. Nessuno dei due genitori può fare ciò che vuole con questo documento. Non è una sua proprietà.

Pertanto la signora X non può consegnare la Carta d’identità di Alice. Potrebbe persino essere perseguibile per questo.

Poiché non si può pretendere dalla signora che si metta in posizione di illegalità, essa non potrà consegnarVi la Carta d’identità di Alice.

Distinti saluti

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