Dopo
anni di lotta a sostegno di una coppia italo-polacca a cui 8 anni fa lo Jugendamt ha tolto 2 bambini, ce
l'abbiamo fatta !!!
Ce
l'abbiamo fatta, questa volta il sistema familiare tedesco controllato dallo Jugendamt ha dovuto fare un passo
indietro!
I
bambini vennero sottratti ai genitori che stavano per andare in vacanza in
Italia …. Nei documenti si legge che avrebbero potuto non fare ritorno in
Germania e dunque i bambini sono stati “protetti”, cioè sottratti ai genitori.
La
madre venne messa sotto pressione (“se lasci il padre dei bambini, li riavrai”).
La
coppia è rimasta unita, ha avuto un’altra bambina che con loro cresce bene, ma
Angela e Dario sono rimasti presso un’altra famiglia (che pare abbia anche
problemi di alcool).
Abbiamo
cercato per anni di informare l’opinione pubblica di quanto stava accadendo e
accade ogni giorno ai genitori stranieri sotto giurisdizione dello Jugendamt.
Abbiamo
coinvolto sia il consolato italiano che quello polacco chiedendo tra l’altro ai
Consoli di essere presenti alle udienze (sia in questo caso che in tutti gli
altri con bambini binazionali).
Abbiamo
dato visibilità al caso con video in lingua tedesca e con articoli in italiano
e in polacco.
Circa
una settimana fa il giudice tedesco ha finalmente restituito ai genitori tutti
i diritti sui loro figli!
Ma
la famiglia affidataria e lo Jugendamt
si sono rifiutati di restituire i bambini.
Anche
la polizia si rifiutava di intervenire (confermando così che prende ordini
dallo Jugendamt e non dal giudice).
I
genitori, pur in pieno possesso di potestà e affido dei loro figli, non
riuscivano a sapere dove fossero.
Il
sistema perverso pensava già ad un'altra aberrazione: mettere i bambini in
comunità per “abituarli” al rientro a casa!
Ieri
ne ho parlato anche nella video-conferenza con il PE a Bruxelles, relazionando
sullo Jugendamt e il sistema
familiare tedesco ….
Oggi, adesso i
bambini stanno finalmente tornando a casa da mamma e papà, gli unici veri
genitori che abbiano mai avuto e che li abbiamo amati veramente!
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RispondiEliminaSono felice. Avevo iniziato a difendere questi genitori contro i criminali di legalità tedesca che lavorano nello e insieme allo jugendamt, finche il governo Monti - ai ordini della Merkel - mi ha messo a San Vittore per 4 anni; Era meglio secondo lui di fidarsi alle budgie del Governo tedesco e di coprire la sua politica di SPOLIAZIONE tedesca di minori in Italia (e ovunque in Europa), anziche di sostenere quelle vittime che hanno un sapere molto spiacevole per l'establishment tedesco.
RispondiEliminaPer fortuna c'era rimasta libera la Dott.ssa Colombo, poi c'era la sua contra parte polacca, Beata Prokrzeptowicz (insieme a chi mi ero incontrato 2010 a Varsavia con l'attuale Presidente de la Repubblica Polacca, sul tema JUGENDAMT).
Entrambe hanno saputo portare avanti questa vicenda che non è altro che un crimine contro l'umanità, ma un crimine di legalità tedesca, in conformità con i diritti umani TEDESCHI (che sono diversi dai nostri).
Brave siete !
Olivier Karrer
CEED Paris